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6 Luglio 2025Nel corso degli anni le più importanti invenzioni hanno prima stupìto, poi migliorato e, successivamente, stimolato.
Il primo aspetto è assolutamente comprensibile: viene presentata alla comunità una nuova soluzione della quale non si aveva la minima contezza. Pertanto lo stupore è d’obbligo.
A seguire, quanto realizzato potrà essere costantemente migliorato per venire incontro a sopravvenute esigenze o, meglio ancora, estendere il bacino di possibile utenza.
Successivamente quanto inventato esercita un effetto domino stimolando ulteriori possibili soluzioni. Il grammofono non è di certo sfuggito al percorso sopra delineato.
Posizionandoci alla terza fase, quella dello stimolo, abbiamo già verificato con due precedenti articoli quanti siano stati gli sforzi profusi per estendere l’idea di un utilizzo massivo del grammofono, sviluppando idee che lo potessero trasportare con facilità, riducendone le dimensioni e facilitando il suo utilizzo.
Ma non è finita lì. Lo strumento, di norma posizionato nel soggiorno o sala da pranzo, ha eccitato la fantasia degli architetti al punto da progettare e realizzare forme inconsuete e utilizzi combinati con altri elementi di arredo.
Uno per tutti un progetto realizzato a cavallo tra gli anni venti e trenta: il grammofono nella lampada.
Immaginate una lampada in metallo con un paralume circolare in tessuto, particolarmente ampio. Alla base della stessa c’è un grammofono. Per ascoltare il disco si tocca un pulsante, la lampada si alza e il disco potrà essere alloggiato nell’apposito spazio posto sulla base della stessa. Dopo aver posizionato il pickup (braccetto + puntina + meccanismo per acquisire il segnale sonoro) all’inizio del disco sarà possibile chiudere l’alloggiamento abbassando la lampada.
Il movimento rende invisibile il grammofono, si potrà vedere solo la lampada ed ascoltare il disco.
In questo modo si è riusciti a combinare la bellezza della lampada e la gradevolezza del grammofono in un unico oggetto, a dire il vero, particolarmente bello ed intrigante.
Umberto Alunni