Riapre al pubblico dopo quattro anni di ristrutturazione il Museo della Moda e del Costume nei locali della Palazzina della Meridiana di Palazzo Pitti a Firenze.
Il museo fu inaugurato nel 1983 ed è stato il primo museo statale italiano interamente dedicato alla moda e all’importanza che essa ha avuto e continua ad avere nella società.
La location è già uno scrigno prezioso: la Palazzina della Meridiana fu commissionata nel 1776 da Pietro Leopoldo di Lorena all’architetto Gaspare Maria Paoletti e completato nella prima metà del secolo successivo da Pasquale Poccianti.
In questo palazzo si sono succedute cinque dinastie e ognuna di esse ha lasciato la propria impronta : primi far tutti i Medici, poi gli Asburgo Lorena, la reggenza di Maria Luisa di Borbone Parma e il breve regno di Elisa Baciocchi e infine i Savoia.
Le collezioni di abiti e accessori vengono esposte a rotazione per evitare il deterioramento dei tessuti però esiste una stanza con un’esposizione permanente in cui si possono ammirare gli abiti originali conservati in teche di vetro sigillate e in ambiente oscurato, risalenti al Cinquecento:
gli abiti funebri ritrovati del Granduca di Firenze Cosimo I dei Medici sua moglie Eleonora di Toledo e il figlioletto Don Garcia.

museo della moda e del costume-Palazzo Pitti-Firenze-ph Michela Ricciarelli
Ho avuto il piacere di partecipare a una visita guidata della curatrice del nuovo allestimento -la dottoressa Vanessa Gavioli – che ha illustrato i vari abiti esposti a partire dal Settecento fino ad arrivare ai giorni nostri.
Il percorso si snoda partendo dagli abiti con raffinatissimi ricami e ampie gonne che nascondono il corpo femminile fino alle linee semplici appoggiate sul corpo degli abiti di Gianni Versace in maglia metallo Oraton creati negli anni Ottanta e indossati da Patti Pravo al Festival di Sanremo del 1984,
all’abito di Jean Paul Gaultier con bustier come quello indossato dalla cantante Madonna nei suoi concerti al culmine del successo e mentre un’opera di Burri si staglia dietro a un tailleur di Valentino, una vestaglia da camera elegantissima indossata dalla Duse si contorna del busto in marmo di Carrara della divina realizzato da Arrigo Minerbi nel 1927.
Di eccezionale classe l’abito da sera senza maniche in paillettes rosa cucite a mano una per una , appartenuto a Donna Franca Florio -moglie di Don Ignazio Florio – datato 1929 e donato dalla figlia al museo insieme ad altri abiti appartenuti alla madre.
Tra un quadro di Boldini e un ombrellino tempestato di pietre preziose col manico in avorio intarsiato si respira un’aria di assoluta e infinita bellezza, un salto nel passato anche recente, perché in una delle ultime stanze si può vedere un video in bianco e nero della prima sfilata di moda italiana realizzata proprio nella Sala Bianca di Palazzo Pitti il 22 Luglio del 1952 ideata da Giovan Battista Giorgini – un agente di commercio – appassionato del suo lavoro al punto di voler promuovere l’’Alta Moda – Made in Italy – oltreoceano invitando alla sfilata le maggiori testate giornalistiche americane e i più importanti buyers per far conoscere la nostra eccezionale abilità nel creare abiti e accessori di grande qualità e stile di cui il mercato aveva bisogno in quel preciso momento storico.

museo della moda e del costume-Palazzo Pitti-Firenze-ph Michela Ricciarelli
In questo nuovo allestimento troverete abiti con ricami realizzati interamente a mano corredati da accessori di straordinaria bellezza- dai cappelli alle scarpe – di vari periodi storici affiancate da opere d’arte accuratamente selezionate per condurci in un viaggio unico attraverso i mutamenti della moda che è specchio di ogni epoca.
Il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti di Firenze è aperto da martedì a domenica e i biglietti sono acquistabili sul sito ufficiale:
www.uffizi.it
selezionando la voce Palazzo Pitti,
oppure recandosi direttamente alla biglietteria del museo.
Michela Ricciarelli
Licensed Tour Guide
Tuscany 🇮🇹 Italy 🇮🇹
www.passion4tuscany.com