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23 Gennaio 2025Si alza il sipario ed entra in scena lei: Venere, Dea della bellezza e dell’amore, sì perchè esiste ancora. Il ritorno sulle tavole del palcoscenico di Drusilla Foer passerà anche per il teatro Pacini di Pescia il 24 gennaio alle ore 20,45, con la ‘Venere nemica’, nell’ambito della Stagione Teatrale 2024/25, promossa dall’Amministrazione Comunale con Fondazione Teatri di Pistoia. Scritto da Drusilla Foer e Giancarlo Marinelli, per la regìa di Dimitri Milopulos, con Drusilla Foer e con la partecipazione di Elena Talenti, e la direzione artistica di Franco Godi. Siamo in presenza di una pièce teatrale, a tratti musical, che vi sbalordirà, con un repertorio musicale inaspettato. Una grande prova attoriale per l’artista Gianluca Gori ed il suo alter ego Drusilla, che ha modo di esibirsi in una intensa performance di circa novanta minuti di puro teatro. L’attore fiorentino è supportato dalla brava e bella Elena Talenti, attrice, cantante, e performer di vari musical teatrali come ‘Sister Act’ e ‘Dracula’ e resa famosa dal ruolo di Sara nella web serie ‘Get alive’, qui in scena con Drusilla condivide il palco e accompagna la storia di questa Dea, a tratti collerica e a tratti dolcissima, con momenti di struggente solitudine.
Presente in scena anche uno specchio deformante sia della realtà, e sia delle persone che molto spesso deformano sé stessi per apparire in un modo diverso. Creatura immortale, l’antica Dea vive oggi lontano dall’Olimpo e dai suoi parenti, immaturi, vendicativi, capricciosi, prigionieri come la Dea stessa nell’eterna bolla di tempo che è l’immortalità. Ha trovato dimora a Parigi, fra i comuni mortali, di cui teneramente invidia la mortalità, che li costringe all’urgenza di vivere emozioni, esperienze e sentimenti. Venere può permettersi di essere imperfetta tra gli umani. Si sa: in tempi duri per tutti – in particolare per gli Dei in deficit crescente di fede e consenso – potersi permettere finalmente di vivere nell’imperfezione dell’umano esistere, godendo delle debolezze umane come la moda e il lusso, non è cosa da poco per la nostra Immortale Eroina. “Immaginate la mia gioia. Una Dea, condannata a vivere nell’eterna umidità del mare, scoprire l’esistenza della messa in piega!”. Grazie al rapporto con la sua misteriosa e inseparabile cameriera, bellissima, Venere, quasi per gioco, nel momento in cui gli uomini non credono più agli Dei ma solo agli eroi, ripiomba nel passato: nella storia di Amore, il figlio ingrato e disobbediente, e Psiche, sulla quale Venere- da suocera nemica- riversa tutto il suo rancore di Dea frustrata e di Madre tradita. “Contro la straordinaria mortale, creduta Venere in terra”, la vendetta sarà inesorabile e terribile”.
Ma nel paradosso feroce e dolcissimo della vita che non risparmia nessuno, nemmeno gli Dei, Venere insieme all’odio scoprirà anche l’amore (… Io che sono sempre stata la mia sola priorità); un amore infinito e incondizionato per quel figlio ferito che, in fuga dall’amata, torna da sua madre per curare le ferite del corpo e dell’anima. Ispirato alla favola di Apuleio “Amore e Psiche”, ‘Venere Nemica’ rilegge il Mito in modo divertente e commovente a un tempo, in bilico tra tragedia e commedia, declinando i grandi temi del Classico nella contemporaneità: la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli, il conflitto secolare fra uomini e Dei. “Se c’è una cosa che un Dio detesta è non essere creduto.
Bruno Grillo per Arteventinews.it