Prendersi cura di sé: il pianto, per deboli o per coraggiosi…
11 Gennaio 2025Le Parole di Hurbinek per le Giornate della memoria a Pistoia
12 Gennaio 2025Lo spettacolo in TV più bello di inizio 2025 ci ha travolto con le melodie immortali della leggenda di Giacomo Puccini, in occasione del centenario della morte avvenuta a Bruxelles il 29 novembre del 1924. A schiuderci a questo mondo musicale ed artistico è stata una artista a tutto tondo, il Direttore d’Orchestra e pianista Beatrice Venezi, che con la sua bacchetta ci ha diretto e traghettato in un percorso biografico ed artistico ed allo stesso momento ci ha deliziato in quel mondo fantastico dell’Opera pucciniana, con lo spettacolo “Viva Puccini”.
Un gigante della storia della musica, dell’opera lirica italiana, conosciuta in tutto il mondo. Un uomo molto passionale e curioso, con i suoi mille interessi. personaggio leggendario a cavallo tra due secoli, un vero influncer del secolo breve, grande pioniere mediatico, un toscanaccio doc, paragonabile ad un personaggio del film ‘Amici miei’ di Monicelli. Il Maestro Giacomo Puccini, tutto genio e sregolatezza, grande incantatore con le sue armonie, grazie alle sue opere immortali, opere che si aprono ad un pubblico di più ampio respiro, senza più nobili e regnanti protagonisti. Con la sua personalità dalle mille sfaccettature, pronto alla conquista del futuro, sempre all’avanguardia, profondo estimatore delle nuove tecnologie, anche quelle più innovative, era infatuato dalla modernità.
Molto appassionato di automobili, amante della caccia, della poesia, studioso di fotografia, interessantissime sono le sue registrazioni audio e video che lo riprendono mentre compone; e per di più è risaputo che era un tombeur de femmes, ma la Venezi ci ha fatto scoprire pure le sue umane debolezze, il suo amore incondizionato per la madre, ed il rapporto tumultuoso, ma ricco di profondo affetto, con la moglie Elvira. Poi tanti racconti corredati anche di piacevoli aneddoti e curiosità. La sua amicizia con il grande compositore livornese Mascagni e la sua sincera ammirazione per le opere di Giuseppe Verdi. Poi il rapporto di profonda stima e amicizia con il poeta, suo contemporaneo, Gabriele D’Annunzio.
Su Rai 3 in prima serata e seconda serata, è stata una vera e propria serata-evento, sotto l’organizzazione proprio di Beatrice Venezi e Angelo Bozzolini, che, insieme, hanno creato un programma del tutto nuovo, coraggioso, d’impatto, che coniuga la televisione più fruibile – caratterizzata da una forte presenza di musica pop e rock intrecciata alla musica classica e lirica. Dal Centro di Produzione Rai di Napoli, con la regìa di Fabrizio Guttuso Alaimo, con le scenografie di Alessandra D’Ettore, con la fedele supervisione editoriale di Francesca Pellegrini e Williams Di Liberatore, più un corpo di ballo coordinato dal grande Fabrizio Mainini, per la parte tecnica. La co-conduzione dell’attrice Bianca Guaccero con tantissimi ospiti, tra cui il simpatico e competente musicologo Enrico Stinchelli, il bravissimo attore Gianmarco Tognazzi che ha interpretato dei passaggi epistolari del Maestro lucchese, la bravissima e bellissima cantautrice Malika Ayane, e l’eccellente pianista Frida Bollani, la Compagnia di Ballo del Teatro Sistina, il chitarrista Maurizio Solieri, il cantante Filippo Graziani, il saggista e Presidente del Vittoriale lo scrittore Giordano Bruno Guerri, lo storico dell’arte Paolo Bolpagni e l’imitatore Leonardo Fiaschi. Abbiamo vissuto momenti di grande musica lirica e sinfonica con l’esecuzione dell’Orchestra Scarlatti di Napoli, diretta appunto dalla Venezi, con eccelsi cantanti, inframmezzati da brani pop. Partendo dalle radici del belcanto fino alla consacrazione del romanticismo, con la prima opera Le Villi, varcando il ‘900 con la Tosca per concludere con l’ultimo trionfo planetario della Turandot.
La Venezi in ambito discografico ha raccontato il ‘suo’ Puccini con il suo primo compact disc del 2019 dal titolo: “My Journey: Puccini’s Symphonic Works” con l’Orchestra della Toscana (edito da Warner Music Italia). E’ una meravigliosa raccolta di brani sinfonici pucciniani ottimamente eseguiti.
Invece nel campo editoriale il Direttore Venezi ha da poco scritto il suo ultimo libro proprio su Giacomo Puccini e presentato in un gradito evento letterario, tenutosi lo scorso ottobre presso l’incantevole giardino del ‘Caffè Santa Zita’ di Piazza San Frediano in Lucca. L’opera letteraria, dedicata al suo concittadino più illustre, ha per titolo ’Puccini contro tutti – Arie, fughe e capricci di un genio anticonformista’ edito da Utet. Questo volume ricco di episodi particolari, consta di undici delicati racconti, dove il Direttore svela dalla sua ‘bacchetta d’inchiostro’ un artista a tutto tondo, che apportò nuove architetture sonore. La Venezi da profonda esperta del repertorio pucciniano ci ha presentato, e fatto ulteriormente appassionare, al magnetico mondo di un uomo da una vita favolosa, sfavillante, tra tanti successi e anche delle delusioni. A moderare l’incontro è stata la nuova direttrice artistica del ‘Santa Zita, Monica Zoe Innocenti, accogliente con il pubblico intervenuto caloroso a questo primo appuntamento e attenta intervistatrice. Ad introdurre l’evento è stato la Presidente di ‘CNA Impresa Donna’ la dottoressa Annamaria Frigo.
Qui di seguito vi è l’intervista che gentilmente mi ha concesso il Direttore Venezi:
“Il suo direttore d’orchestra a cui si è ispirata da piccola?
BV- Sono due, in modo particolare: il primo è Leonard Bernstein, perché è stato anche tra le varie cose un grandissimo comunicatore, e poi sempre molto attento ai giovani, alle orchestre giovanili, ai giovani direttori d’orchestra, insomma ha fatto un lavoro straordinario, di una generosità straordinaria. E dall’ altra parte, per l’eleganza del gesto, e per me lui è la quintessenza del direttore d’orchestra ed è: Carlos Kleiber.
Visto che ha citato le orchestre giovanili ed l’immenso lavoro di Bernstein, se può raccontarci un suo ricordo della Nuova Orchestra Scarlatti Young di Napoli,
BV- Sì, di dieci anni fa, ed è nato come un esperimento, feci il primo concerto con la Nuova Orchestra Scarlatti che era nata dalla chiusura della Orchestra della Rai negli anni ’90, e da lì a poco cominciammo a fare questa sperimentazione appunto con i giovani. Quindi creammo una vera e propria comunità, con la Scarlatti Junior, la Scarlatti Young, poi gli Adulti e l’Amatoriale. I Junior adesso sono arrivati ad oltre 160 ragazzi, per cui anche l’esperimento sociale è importantissimo. È andato avanti ed è un valore importante.
Le pongo una domanda ‘attuale’: la sua opera preferita di Puccini?
BV- Anche se solo una è difficile, ma oggi dico ‘Manon Lescaut’. Perché si sente tutta lo slancio giovanile di Giacomo, un artista giovane, fresco che vuole dimostrare che può ‘mangiarsi’ il mondo. Aveva appena avuto un insuccesso di ‘Edgar’, e per voler riprendersi da quest’ultimo insuccesso vuole dimostrare che sa fare tutto. E dentro all’ opera ci sono i pezzi in stile, c’è il minuetto, la fuga, tutte queste cose qui. Le grandi melodie, i grandi concertati in stile verdiano come quello del III Atto, le grandi Arie, e poi ancora i Leitmotiv, insomma c’è tutto praticamente, tutto quello che si può con una grandissima orchestrazione, il cromatismo. Poi era assolutamente sempre ‘avanti’.
Una domanda per il futuro: qual è il suo progetto in grande che vorrebbe realizzare?
BV- Ci sono delle cose prettamente artistiche che riguardano chiaramente i palcoscenici più importanti, come facilmente intuibile che tutti i giovani direttori d’orchestra vorrebbero dirigere alla Scala, a Covent Garden, ecc. Però quello che per cui vorrei lasciare un segno è la comunicazione della musica classica e riuscire ad avvicinare e rendere fruibile questo genere ad un pubblico più ampio. Lasciare un segno in questo senso.”
– Sicuramente ci sta riuscendo e andrà avanti benissimo con la sua bravura e tenacia, con le sue spiccate doti di talento, professionalità e notevole eleganza.
Mentre scrivo sono in programma nel mondo i festeggiamenti per il 125° anniversario della Prima rappresentazione della ‘Tosca’ a partire dal Teatro dell’Opera di Roma dove la vide Giacomo Puccini nel giorno del debutto 125 anni fa …
“…E lucevan le stelle
Ed olezzava la terra
Stridea l’uscio dell’orto
E un passo sfiorava la rena
Entrava ella, fragrante
Mi cadea fra le braccia
O dolci baci, o languide carezze…”
Bruno Grillo per Arteventinews