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Francesco a Pistoia, i libri di Renata Bascelli, “Dirupi” (edizioni Clinamen) e di Alberto Mati “Il rifugio di Lod” (edizioni Aliribelli).
Entrambi gli autori, strettamente legati al territorio pistoiese (la prima, professoressa di filosofia e storia presso il Liceo statale di Pescia; il secondo, perito industriale ed ex ispettore tecnico nella Polizia di Stato) hanno dialogato, nell’incontro organizzato dalla Associazione Giallo Pistoia, con Maurizio Gori e Giuseppe Previti davanti ad una platea interessata ai due autori.
Dirupi, secondo romanzo di Bascelli, dopo La consistenza del Diavolo, viene definito come un romanzo giallo filosofico, con una impostazione non comune. E’ principalmente ambientato nei luoghi della costa toscana -di cui si tratta con descrizioni molto dettagliate – con le indagini del colto commissario Licata, protagonista anche nel romanzo precedente. Nel libro vengono messe in risalto le relazioni, i profili psicologici e gli effetti della irrazionalità umana, scavando sapientemente nella complessità dell’animo umano, attraverso anche alcuni preziosi richiami tratti dalla dottrina del filosofo Benedetto Spinoza, e contenuti nella sua importante opera della Etica.
Il rifugio di Lod, è il secondo e corposo lavoro – 654 pagine – di narrativa contemporanea di Alberto Mati che rinnova con abilità, ed a pochi mesi di distanza, la vena creativa mostrata con l’esordio letterario de La pittrice di Rennes, intrecciando, con tratti di ironia e minuziosità nelle descrizioni, le storie, le vite amorose imperfette, di alcune coppie ed altri personaggi. Il romanzo è ambientato tra l’Italia, in uno sperduto rifugio della Valtournenche, e l’isola di Fuerteventura. Nel libro l’autore pistoiese cuce con pazienza i dialoghi dei personaggi ed articola la narrazione con la cura e lo studio dei dettagli in un confronto serrato sul senso della vita individuale e collettiva.
Nell’incontro i due autori hanno dato risposte ad alcune domande di Maurizio Gori e Giuseppe Previti.
“Volevo sottolineare – ha detto, in sintesi, Bascelli – lo scopo di questo secondo libro che invita a riflettere sui comportamenti umani. Da dove origina il male morale, perché questa aggressività, perché tanti crimini.. riscoprendo utili e fondamentali alcuni passaggi contenuti nelle pagine dell’Etica di Spinoza. Nella scelta dei nomi dei personaggi ho privilegiato la caratteristica di nomi poco comuni e mi sono soffermata sul significato simbolico o mitologico o geografico. Nomi e cognomi poco reperibili ed inconsueti.”
“Mentre aspettavo l’editing del primo libro – ha detto, in sintesi, Mati – ho ripreso spunti che avevo nel cassetto ed ho iniziato a lavorare per dare un carattere unico.. Il romanzo ha solo due punti di contatto con il precedente, nelle figure di Isabel, la professoressa spagnola tradita ed illusa nell’amore che ne ha abbastanza degli uomini e si rifugia da una amica nell’isola di Fuerteventura e Stefano, brillante e svogliato ingegnere, sposato con Alice e voce narrante. Si ritrovano, insieme ad altri, in uno sperduto rifugio alpino, lontano da tutto. Diventando una piccola comunità che ci invita a riflettere sui comportamenti umani. “
Nicola Gonfiantini