Pipistrelli in città: che fortuna!
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19 Dicembre 2024Sabato 23 novembre si è svolta la cerimonia di intitolazione del giardino pubblico situato accanto all’Istituto “Fedi-Fermi” in viale Adua 98 al dottor Giancarlo Piperno, una figura di grande rilevanza per la città di Pistoia nella seconda metà del Novecento. L’evento ha visto la partecipazione di autorità locali, rappresentanti di associazioni, cittadini e studenti.
Giancarlo Piperno, noto medico e radiologo, è stato il fondatore della sezione pistoiese della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, dedicando la sua intera esistenza al benessere degli altri. Ricordato non solo per il suo contributo in campo medico, ma anche per la sua profonda umanità, Piperno ha lasciato un’eredità morale che continua a essere una fonte di ispirazione per molti.
L’intitolazione del giardino è il risultato di un progetto di riqualificazione promosso da Legambiente, che ha voluto trasformare l’area adiacente alla scuola in un luogo simbolo di impegno civico e sostenibilità ambientale. L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito del programma “Life Terra”, parte del progetto europeo “Music for the Planet”, che mira a promuovere la piantumazione di alberi e arbusti per combattere i cambiamenti climatici e migliorare la qualità della vita urbana.
Nel giardino sono state messe a dimora circa cento specie arboree, tra cui arbusti e piante autoctone. Parte degli esemplari è stata donata dalla Vannucci Piante, una realtà di eccellenza nel settore vivaistico, mentre altre sono state acquistate grazie al sostegno di Legambiente e della Fondazione Caript. Questo spazio verde rappresenta oggi non solo un polmone per la città, ma anche un simbolo di rinascita e attenzione all’ambiente.
La posizione strategica del giardino, situato vicino a una scuola e a diverse attività commerciali, lo rende un luogo frequentato e vissuto quotidianamente da giovani, famiglie e lavoratori. La sua riqualificazione ha contribuito a migliorare significativamente l’area, trasformandola in un punto di riferimento per la comunità locale.
Durante la cerimonia, il consigliere provinciale Gabriele Giacomelli, che ha seguito il progetto in tutte le sue fasi, ha voluto sottolineare l’importanza di questa intitolazione. “Giancarlo Piperno ha lasciato un segno ancora oggi tangibile nella città grazie alla dedizione costante che ha profuso nel suo lavoro. Ha svolto il mestiere di medico non come un semplice impiego, ma come una missione, vissuta con altruismo verso tutti. La sua figura e il suo impegno, mi auguro, siano fonte di ispirazione per le generazioni future”, ha dichiarato Giacomelli.
L’iniziativa ha visto anche la partecipazione degli eredi della famiglia Piperno, che hanno accolto con entusiasmo la proposta di intitolazione avanzata da Legambiente. La loro presenza ha conferito un tocco emotivo alla giornata, ricordando l’uomo dietro il professionista, un medico che ha sempre posto al centro del suo lavoro la cura e l’attenzione per i pazienti.
La cerimonia di oggi non è stata solo un tributo a una figura straordinaria, ma anche un’occasione per riflettere sull’importanza della memoria e della sostenibilità. Il giardino intitolato a Giancarlo Piperno non è solo un luogo fisico, ma un simbolo di valori che devono essere tramandati: dedizione al lavoro, altruismo, rispetto per l’ambiente e impegno per il bene comune.
Il progetto rappresenta inoltre un esempio di collaborazione virtuosa tra enti pubblici, associazioni e privati. Il coinvolgimento di Legambiente, della Fondazione Caript, della Provincia di Pistoia e di realtà locali come la Vannucci Piante dimostra come sia possibile lavorare insieme per creare qualcosa di duraturo e significativo per la comunità.
Con questa intitolazione, la città di Pistoia celebra non solo il ricordo di un grande uomo, ma anche il valore dell’educazione ambientale e dell’impegno civico. Il giardino dedicato al dottor Giancarlo Piperno diventa così un luogo dove passato, presente e futuro si incontrano, invitando i cittadini a coltivare non solo la memoria, ma anche un senso di responsabilità condivisa.
Pietro Calamai