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7 Novembre 2024La creazione della Multiutility della Toscana, cioè l’aggregazione di alcuni servizi pubblici essenziali quali la Raccolta Rifiuti, l’Energia e l’Acqua, è spesso tema di dibattito sui media: è utile tenere insieme questi settori oppure e preferibile andare avanti come prima, ognuno per conto proprio con alterne vicende? L’unica cosa da tenere presente è che il mondo è cambiato, a partire dalla globalizzazione, e alcuni scenari, che prima erano in qualche maniera “fissi”, oggi cambiano con molta velocità. Da qui la necessità di stare al passo con i tempi se non vuoi essere fagocitato da qualche colosso del settore, che magari viene da altre Regioni, tagliando fuori gli Enti Locali, solo perché hanno difficoltà finanziarie sia per gli investimenti che per pagare gli stipendi.
Allora la creazione della Multiutility Toscana, saldamente in mano ai Comuni (Firenze 37,1%, Prato 18,1%, Pistoia 5,43%, Empoli 3,4% e altri comuni Toscani per il 39,9%) può rappresentare una risposta strategica alle sfide attuali nella gestione dei servizi pubblici essenziali. Una nuova entità, nata con un atto di fusione per incorporazione di Alia Servizi Ambientali, Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana che a sua volta detiene una quota importante nelle società energetiche Estra e Toscana Energia e che ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza, la qualità dei servizi nei settori di riferimento.
Nello specifico, la Multiutility ha ragione di esistere se, come obiettivi, mette al centro l’efficienza operativa in termini organizzativi interni che esterni, la riduzione dei costi operativi, garantisce servizi più efficienti, puntuali ed affidabili ai cittadini e nello stesso tempo riduce le tariffe, incrementa gli investimenti sia nei mezzi che nello sviluppo degli impianti e, non per ultimo, crea buona occupazione, con aumento di nuovi posti di lavoro ed opportunità per i giovani della Toscana.
Proprio perché ha come missione la gestione di servizi essenziali per la vita dei cittadini, dovrebbe sempre rimanere, sia per la gestione che per gli indirizzi industriali e politici, saldamente in mano pubblica.
Deve inoltre mettere al centro la sostenibilità ambientale attraverso la promozione di pratiche sostenibili quali:
Raccolta Rifiuti:
-incentivare la Raccolta Differenziata (separazione fra organico, plastica, vetro e carta);
-attivare sistemi di Compostaggio (trasformazione dell’organico in compost producendo fertilizzante naturale);
-realizzare impianti di nuova generazione e nuova tecnologia come i Biodigestori anaerobici (trasformazione dei rifiuti organici senza emissioni di gas serra nell’atmosfera e senza cattivi odori) per la produzione di metano e fertilizzante;
-creare impianti Waste to Chemicals che trasformano i rifiuti plastici e secchi in molecole reimpiegabili come in carburanti sostenibili e in prodotti chimici chiudendo completamente il ciclo dei rifiuti;
-effettuare investimenti importanti nei termovalorizzatori esistenti per ridurre al minimo l’impatto ambientale;
Energia:
-puntare sul sole attraverso pannelli sia di tipo domestico che industriale;
-puntare sul vento attraverso lo sviluppo dei parchi eolici per la creazione di energia pulita;
-implementare le tecnologie di ultima generazione che migliorino e efficientino gli impianti esistenti per la riduzione dei consumi;
Acqua:
-utilizzare rubinetti intelligenti a basso flusso, sistemi di irrigazione goccia a goccia e che comunque prevedano il recupero dell’acqua utilizzata;
-incrementare gli impianti per il recupero dell’acqua piovana;
-fare investimenti per il trattamento delle acque reflue per rendere di nuovo l’acqua utilizzabile;
-proteggere le fonti idriche attraverso la salvaguardia dei fiumi, laghi, falde etc.
Insomma, quanto sopra sono solo alcuni spunti di riflessione; ce ne possono essere altri mille. La creazione della Multiutility Toscana è un passo fondamentale per garantire servizi pubblici di alta qualità, sostenibili ed a costi contenuti, rispondendo efficacemente alle esigenze della comunità toscana attraverso la completa autosufficienza e salvaguardando l’ambiente che ci circonda.
Firenze 25 ottobre 2024
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