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22 Settembre 2024Il 13 settembre 2024, in una sala gremita di emozioni e ricordi, si è tenuto al Giardino Puccini Gatteschi l’incontro per la presentazione del libro Il bambino di Chicco, scritto da Massimo Gori.
L’evento presentato dall’associazione G713 ha offerto al pubblico un’occasione unica, ascoltare l’autore, originario della campagna pistoiese, toccando profondamente il pubblico con il suo racconto autobiografico, offrendo uno spaccato vivido della sua infanzia durante la Seconda Guerra Mondiale.
Durante l’incontro, Gori ha parlato con passione e sincerità della sua esperienza di bambino cresciuto in un contesto rurale segnato dalla povertà e dalle difficoltà del periodo bellico. Le sue parole hanno dipinto un quadro chiaro delle sfide quotidiane affrontate da chi, come lui, ha dovuto fare i conti con la miseria, la fame e l’incertezza. Con una narrazione cruda ma autentica, ha portato il pubblico a rivivere quel passato difficile, evidenziando come la resilienza e la determinazione abbiano forgiato il suo carattere.
Durante la presentazione ci ha raccontato episodi toccanti di sopravvivenza e privazioni che segnarono la sua infanzia. La campagna pistoiese, con i suoi paesaggi duri ma affascinanti, diventa nel libro non solo lo sfondo, ma un personaggio centrale, capace di plasmare la vita dei suoi abitanti.
Il pubblico presente è stato coinvolto emotivamente dai racconti di Gori, che ha saputo alternare momenti di cruda realtà a riflessioni profonde sul valore della famiglia, della solidarietà e della speranza, elementi che hanno permesso a lui e alla sua comunità di andare avanti nonostante le avversità.
L’opera Il bambino di Chicco non è solo la storia di un singolo uomo, ma una testimonianza storica di un’epoca che ha segnato profondamente l’Italia rurale e che oggi, grazie a Gori, rivive attraverso pagine piene di autenticità e sentimenti.
Durante l’evento, un contributo particolarmente interessante è stato offerto dall’Associazione Linea Gotica Pistoia, che ha arricchito la presentazione con una mostra di oggetti storici utilizzati dalle retrovie dell’esercito durante la Seconda Guerra Mondiale. I membri dell’associazione hanno illustrato con cura e passione l’importanza di questi reperti, tra cui attrezzature militari, utensili e strumenti quotidiani utilizzati dai soldati e dalla resistenza. Questi cimeli hanno fornito un contesto tangibile alla narrazione di Massimo Gori, trasportando i presenti in un’epoca lontana, ma ancora viva nella memoria collettiva grazie a queste preziose testimonianze storiche.
La serata si è conclusa in maniera suggestiva, con l’esibizione del quintetto Le Voci Resistenti, che ha eseguito brani di musica popolare risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Le note malinconiche e nostalgiche hanno creato un’atmosfera unica, trasportando il pubblico indietro nel tempo, facendo rivivere le emozioni di un’epoca segnata da sofferenze ma anche da speranza. I canti tradizionali, che un tempo accompagnavano la vita quotidiana dei civili e dei soldati, hanno toccato le corde del cuore degli spettatori, creando un ponte tra passato e presente e suggellando una serata già carica di emozioni e memoria.
Questo libro rappresenta un importante contributo alla memoria storica del nostro paese, un invito a non dimenticare mai le sofferenze del passato, ma anche la forza e il coraggio delle generazioni che ci hanno preceduto.
Dopo un lungo applauso e con l’autore che, visibilmente emozionato, ha ringraziato tutti per l’affetto dimostrato concludendo così una serata ricca di emozione e ricordi.
Pietro Calamai