
Prendersi cura di sè: Déja vu… parliamone
29 Giugno 2024
Arriva l’estate e riapre al pubblico OCA Oasy Contemporary Art and Architecture. Si parte oggi 30 giugnoo
30 Giugno 2024Qualche giorno fa è venuta a trovarmi alla Biblioteca Dell’Amicizia nella sala del nostro Bar Nazionale in Piazza Leonardo da Vinci 21 a Pistoia, la signora Nila Meoni, compaesana del paese di Sammommé della pittrice e amica Simona Tesi, e mi ha sottoposto un progetto che secondo me, ha bisogno di essere condiviso per raggiungere lo scopo nobile che si prefigge.
Ringrazio il Direttore Maurizio Gori per questo spazio e per la libertà di cui mi ha investita per parlarvene.
“Violate. La nostra voce per le donne” è una raccolta di racconti, storie e poesie che riguardano la violenza in genere. Perché la violenza sulle donne ha molteplici aspetti, fisici e psicologici, e nel peggiore dei casi sfocia in quello più terribile ed attuale: il femminicidio.
Il primo vero femminicidio in Italia, è avvenuto nel 1903 a Udine dove Alberto Olivo impiegato massacrò la moglie Ernestina Beccaro dopo una vita di angustie, perché desiderava imparare a leggere e a scrivere. Fece a pezzi il corpo, lo chiuse in una valigia e lo gettò in mare.
Fece solo dieci giorni di carcere.
Poi fu assolto perché ritenuto folle ed esasperato da lei, ritenuta la vera colpevole.
Che assurdità!
“Violate” La nostra voce per le donne, immagine di copertina curata da Antonio Tarantello, logo di Emanuele tagliaferri, è un volume fortemente voluto dal gruppo Palestra di Scrittura Creativa e Stile Gratuito, i cui fondatori sono Marco Corsa e Rosario Francese.
La curatrice della raccolta è la Dottoressa Giuseppina Tesauro, giornalista e sociologa. Da anni impegnata in varie attività volte a diffondere la cultura alla Legalità rivolta soprattutto ai giovani.
La Dottoressa Giuseppina Tesauro afferma un concetto che condivido pienamente: l’importanza della narrazione per stimolare una riflessione profonda sul potere delle parole.
<Le parole sono importantissime. Non le perdiamo. Continuiamo a parlare>. Cito appunto la frase della giornalista de La Nazione Lucia Agati, in merito a un incontro letterario avvenuto proprio in questi giorni, dedicato alla figura della scrittrice, teologa ed eremita Adriana Zarri.
Le parole possono essere curative o dannose, afferma ancora la Dottoressa Tesauro, ferire e offendere.
Ma possono dare un contributo significativo per cause come questa.
Stop alla violenza sulle donne!
I proventi dell’antologia saranno devoluti in beneficenza per scopi volti all’aiuto di donne in difficoltà e attività divulgative alla lotta contro la violenza in genere.
Per chi fosse interessato a ricevere il volume l’indirizzo è: https://www.facebook.com/groups/palestradiscritturacreativaestilegratuita/
Alessandra Vannetti