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2 Giugno 2024A cavallo tra il 19mo e 20mo secolo Guglielmo Marconi, con le sue intuizioni, stava provocando numerosi mal di pancia. In alcuni casi c’era chi buttava benzina sul fuoco e chi preferiva l’acqua. Si sa, la dialettica tra gli incendiari ed i pompieri non è poi così recente. In merito appare curioso, e al tempo stesso particolarmente interessante, l’articolo sulla rivista Monthley Review, con protagonista un certo Carlo Bright, elettricista direttore ed azionista di compagnie telegrafiche transatlantiche. Ha come titolo “Delle possibilità di una telegrafia senza fili”. Nelle sue riflessioni trasuda scetticismo sulla possibilità di dare grande sviluppo alla telegrafia senza fili, almeno nella direzione che nel frattempo stava prendendo. Secondo lo stesso Bright l’invenzione si basava su elementi e principi che avrebbero potuto generare errori nella trasmissione e ricezione, falsi segnali e mille altre irregolarità.

1858-Saron
Ad ogni modo il nostro elettricista non era del tutto avverso alla possibilità di utilizzarla. Riteneva, però, che proprio per i motivi sinteticamente esposti, non avrebbe mai potuto fare una seria concorrenza ai cavi telegrafici sottomarini, come pure agli impianti dell’entroterra. Pur sentenziando in modo abbastanza determinato non si volle pronunziare riguardo alle possibilità in un futuro lontano.
Secondo lui la nuova scienza avrebbe potuto essere impiegata:
- Da nave a nave o da nave alla spiaggia per il servizio commerciale e pubblico;
- Lungo le coste per misura di protezione militare e strategica;
- Fra i fari posti in alto mare su rocce o navi e la terraferma;
- Per le previsioni del tempo ad uso degli uffici metereologici;
- Per sostituire i cavi quando questi venissero riparati o quando l’eccessivo lavoro li affollasse;
- Per comunicare con quelle isole dove non c’è convenienza ad impiantare cavi sottomarini;
- Per segnalazioni ferroviarie tra treni in moto.
Pur avendo esposto una serie numerosa di possibili utilizzi complementari della telegrafia senza fili ai cavi fisici, l’articolo conclude in modo distensivo con riguardo alle preoccupazioni degli azionisti. Carlo Bright intendeva rassicurarli perché “…. Fare concorrenza ai cavi sottomarini è per ora impossibile”.
Niente di più errato, considerate le successive evoluzioni della meravigliosa invenzione.
Umberto Alunni

MARCONI GIOVANE