A DIODATO IL PREMIO AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA, SEZIONE BIG, CON ‘LA MIA TERRA’
14 Maggio 2024I DIARI DI BORDO DI RUBERTI ENTRANO IN COLLEZIONE
14 Maggio 2024La modernità è cambiare volto alle cose salvandone il significato profondo. Giocare con i colori affinché
la dalla mutazione emerga la purezza. Guardare un’opera di Mauro Pispoli significa ricomporre i ricordi
e trasfonderli nel futuro, come se nel presente non dovessero passare se non in quell’attimo in cui se
ne immagazzina la forma nuova. “Il bambino che sognava di diventare Picasso” è il tema della mo-
stra che l’artista porta nello Spazio Arte del Museo delle Genti d’Abruzzo, in via delle Caserme a Pe-
scara, e che sarà inaugurata sabato 18 maggio alle ore 18,30.
Fiorentino, 68 anni, ha fondato nel 1989 lo studio Mauro Pispoli Immagine e Comunicazione che for-
nisce consulenza creativa e strategica, seguendo la realizzazione di campagne pubblicitarie in Italia e
all’estero: lo stile di lavoro è improntato sulla costante attenzione alla ricerca e alla qualità del progetto
creativo, ma anche a tutto il percorso che porta alla sua realizzazione. Alterna l’attività di visual designer
a quella di artista: la sua opera è rivolta all’esplorazione dei miti contemporanei, i lavori sono realizzati
con carta e cartone «usati», ingredienti preziosi per l’industria del riciclo. Tutte le opere esposte sono
realizzate con tecnica collage e tecnica mista.
“Quello che troverete in questa mostra è una magia tessuta con sapienza, un insieme di formule alche-
miche – si legge nelle note critiche – caratteri tipografici e tecniche di stampa, sperimentazioni sulla
composizione e sul linguaggio. La sua ricerca affonda le radici nel nostro bisogno di essere guardati:
voglio che tu mi veda perché ti interessa ciò che ti mostro di me. Negli ultimi anni, Mauro è uscito dai
confini della grafica commerciale per sviluppare una riflessione sul mestiere del grafico, del designer,
del copywriter, dell’illustratore, dell’art director. Da un lato, si è dedicato all’insegnamento, mentre dal-
l’altro ha creato senza vincoli di committenza, trasformando il suo lavoro in arte. Le sue opere sorpren-
dono e affascinano anche prima di comprenderne appieno il significato. Forse è il suo interesse per la
tipografia, la sua curiosità per la cultura popolare, l’amore per il medium stampato o chissà quale altra
forza attira nella pulsione che anima la sua ricerca senza fermarsi al risultato”. Nelle opere di Pispoli
immagini e parole si compongono e si fondono ritrovando una loro radice comune nella comunicazione,
nell’essere idea che prende forma. Composizioni di contesti solo apparentemente non affini a cui l’uso
della fotocopiatrice aggiunge o sottrae elementi e livelli, strappi, colori, collage: la ricerca grafica si fa
arte attraverso il riciclo creativo. Un’esperienza di conoscenza e di memoria. La mostra sarà visitabile
fino al 3 giugno prossimo: sabato 18 maggio in occasione della Notte dei Musei, apertura straordinaria fino alla mezzanotte.