Al Museo Civico di Zoologia di Roma la mostra Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi
22 Marzo 2024Un workshop con Franco Forte
23 Marzo 2024Il 14 marzo 2024 al Museo del Palazzo Pretorio in piazza del Comune a Prato si è tenuta una conferenza stampa a cui hanno presenziato il sindaco Matteo Biffoni, la direttrice del museo Rita Iacopino e Simone Mangani ,assessore alla cultura di Prato, i quali hanno introdotto il progetto.
Il museo festeggia i suoi 10 anni proponendosi di rendere le opere d’arte accessibili anche a persone con difficoltà uditive e visive tramite l’uso di nuove tecnologie e riproduzioni. Dopo un complesso intervento di restauro dell’allora Museo Civico ,chiuso da vent anni e ospitato dal 1912 nel duecentesco Palazzo Pretorio. Questo progetto, finanziato con i fondi del PNRR, piano per l’abbattimento di tutte le barriere, propone un percorso parallelo multisensoriale, opere da toccare e da ascoltare, guide nella lingua dei segni, nuovi devices multimediali e introduzione di linguaggi contemporanei.
Alla presentazione del progetto è seguita la visita guidata e in anteprima alle riproduzioni tattili di importanti opere d’arte tra le quali: il plastico del polittico di Giovanni da Milano , la riproduzione tattile del Ritratto di Albert Skira di Jacques Lipchitz e il busto di Gioacchino Rossini di Lorenzo Bartolini.
Tutte queste opere, incluso il plastico interattivo di Palazzo Pretorio si possono toccare ed è possibile anche le persone non vedenti, ma non solo, fruire della loro bellezza.
Il Museo sta lavorando anche al restyling e all’aggiornamento del Sito web e dell’app, con la creazione di nuove sezioni e contenuti, progettati per rendere possibile la navigazione da parte di un pubblico più vasto .
Facilitare l’approccio alle opere le rende più vicine: rendere le opere accessibili a tutti è anche un modo per svecchiare il concetto di conservazione artistica.
L’arte è un concetto universale; la capacità di creare, caratteristica unica della razza umana, è propria di ogni essere umano. Chiunque dovrebbe essere in grado di fruirne senza alcun limite dettato da difficoltà fisiche o cognitive. Inoltre è fondamentale come strumento didattico avvicinare i giovani e non c è modo migliore di farlo se non attraverso l’utilizzo di nuovi linguaggi come quelli digitali.
Il mondo della conservazione artistica si deve rinnovare, in modo che le nuove generazioni non perdano interesse nella realtà museale, e se l’inclusione è la direzione che prenderà questa realtà allora non lo faranno .
Samira El Habchi