Lasciando le terre siciliane, con un lunghissimo viaggio in auto, a finestrini aperti, attraversando i territori tra Ragusa, Catania e Messina, respiro gli umori di questa terra baciata dai mari e dai cieli.
In questo periodo, giugno, è particolarmente profumata e si riempiono i polmoni e gli occhi e i sensi del verde, delle calcare, dell’azzurro , dei melograni fioriti, delle ginestre, dei pascoli e e dei gruppi di case e campanili sparsi sulle colline e nelle piane.
Il soggiorno a Ragusa è stato speciale: una città particolare e tranquilla, animata da saliscendi pietrosi, vicoli, palazzi con balconi panciuti, dedali di stradine a perdita d’occhio. Le case una accanto all’altre hanno balconi e finestre come occhi e bocche aperte su murales viventi, naturali, colorati di discromie, di pezze, di restauri lussuosi, di colori appannati, di stucchi, di storia.

Ragusa Ibla- il parco
Cammini e sali, cammini e scendi e infine sullo sfondo cittadino ai piedi del colle, su cui è nata la nuova città di Ragusa dopo il grande terremoto del 1693 ecco che prima si intravede e poi si ammira, splendente di un sole quieto, di luci e di tramonto: Ragusa Ibla… meravigghia!
Il viaggio conduce anche ed esplorare, velocemente, in un susseguirsi di quadri pennellati di onde di terra e vegetazione: Sampieri, Scicli, Ragusa Marina, Punta secca. Le conosciamo e apprezziamo soprattutto attraverso i racconti, appassionati, di cari amici residenti nel luogo che per ogni quadro puntualizzano, storia, aneddoti, curiosità.
Il viaggio è anche cibo e lo chef Giovanni del B&B Hostel24, nel cuore cittadino, ci ha condotto sui sentieri dei sapori tradizionali: le ricotte, i gelsi bianchi, le pesche e le ciliegie appena colte, il miele. E poi, sopra tutti i piatti prelibati e saporiti, si erge la regina: la ‘scaccia ragusana’, prodotto DOP, di Loredana e Gianni.
Attraverso il gusto di questi piatti tipici si è apprezzato ancora di più l’anima varia e diversa di un luogo che già offre tanta bellezza naturale e architettonica: i ponti, le chiese, la Cattedrale di San Giovanni, le piazze, i sentieri delle calcare, la scalinata di Santa Maria delle Scale, patrimonio Unesco, e il trenino che da Ragusa passa per Modica e porta fino a Siracusa, passando attraverso una galleria elicoidale, che costituisce ancora oggi, come ci ricorda il nostro amico Nuccio, una impresa ciclopica dell’ingegnere Giuseppe Mazzarella.

Panorama a Sampieri
Ma è impossibile racchiudere tutto nelle parole scritte. E’ un viaggio che appaga mente, sensi e animo, che vale ogni metro percorso perché porta a queste terre che abbracciano gli ospiti con calore e magnificenza.
Provare per credere…rimarrete “senza ciatu”.
Laura Filoni
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Ragusa: i ponti
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Ragusa-Cattedrale di San Giovanni
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Ragusa