Le sentinelle del tempo, questo il tema della visita guidata alle postazioni tedesche della Seconda Guerra Mondiale al Passo della Collina, al Castello, alle gallerie.
La guida ambientale Federico Filoni e Daniele Amicarella, storico locale e membro dell’Associazione Linea Gotica Officina della Memoria, ci hanno guidato lungo i sentieri di in un presente che si unisce al passato attraverso, racconti, memoria ed emozioni.

Passo della Collina-visita guidata -Le sentinelle del tempo
Il passo della Collina era una posizione strategica importante sulla seconda linea della Linea Gotica. La prima linea Gotica era quella di Monte Cassino. Con molta meno vegetazione rispetto ad oggi aveva una visuale dominante sulle principali valli del territorio: Valle dell’Ombrone, del Limentra , della Brana.
Sulla strada ci fermiamo davanti all’ex Albergo Signorini, che durante la guerra ha visto nascere una storia singolare: l’incontro nel ’44 tra la proprietaria, Olga Signorini, orfana, erede e proprietaria della struttura, e un ufficiale tedesco, il capitano Victor Demetrio Hermann Christomannos.
Il capitano era stato incaricato di sovrintendere la costruzione della linea gotica e si trovò ad alloggiare nell’albergo Signorini. Ne nacque una intensa storia d’amore che portò il capitano a disertare durante la ritirata dell’esercito tedesco, per restare con la sua amata.
Victor Demetrio Christomannos era di origine greca, ma proveniva dal Lago di Carezza in Alto Adige e faceva parte degli Alpini tedeschi; nel ’38 prese la doppia cittadinanza e unì al suo nome anche Hermann. Nonostante fosse un ufficiale tedesco fu molto amato dagli abitanti di Collina, perché riuscì con il suo operato a proteggere e salvaguardare il paese.

Olga Signorini e Christomannos in una foto d’epoca
Uomo di cultura, parlava cinque lingue, era laureato in economia. Aveva partecipato in gioventù alla spedizione di Nobile al Polo Nord.
Sono scomparsi entrambi nel 1977 a poca distanza l’uno dall’altro e riposano nel piccolo cimitero di Spedaletto. La testimonianza della loro storia fa capire come nella guerra ci sia stato altro oltre ad orrore e combattimenti.
L’albergo Signorini fu chiuso negli anni cinquanta e riqualificato in residenze abitative, ma la coppia continuò ad abitare e lavorare al passo della collina gestendo l’Antica Locanda.
Sempre sulla strada incontriamo, nascoste da cespugli e ciuffi di erba altissima, le famose gallerie scavate dai tedeschi. Erano per lo più utilizzate come passaggio strategico e magazzino munizioni. Durante la ritirata, narrano le leggende che in alcune di queste siano stati abbandonati i tesori che i soldati tedesche avevano depredato nelle ville pistoiesi. Oggi molte sono crollate oppure chiuse da colate di sassi e cemento.
Sempre dalla strada principale arriviamo ad una curiosa postazione in cemento, circolare. Amicarella ci spiega come ricordi le postazioni italiane della battaglia di Tobruk.
La postazione era molto difficile da trovare ed era situata in una posizione privilegiata, veniva usata con una mitragliatrice sulla sommità. I soldati brasiliani le avevano soprannominate ‘scatole di caramelle’. Per loro le caramelle erano i soldati tedeschi!
Vale la pena soffermarsi durante la visita sul panorama mozzafiato che ci appare tra la vegetazione. Una vista che ci immerge nella storia e nella natura . La strada, la Porrettana, è una tra le più belle d’Europa !
Scendiamo nel fitto del bosco e troviamo i resti di un’altra postazione, più grande, in cemento, un tempo coperta con una grande placca d’acciaio. Sopra alla placca una torretta di un carro armato consentiva di sparare proiettili anticarro fino al Signorino.
Ci inoltriamo nel bosco e arriviamo al Castello Santa Margherita.

Passo della Collina-Le sentinelle del tempo-Il Castello
Tra alberi e rovi riposano le rovine di una fortificazione di epoca medievale. Visibili le tracce dell’antico passo doganale. Costruito dal Comune di Pistoia nel 1200 a difesa sul la strada che portava al confine bolognese, l’edificio aveva una torre quadrata di una venticinquina di metri di altezza di cui rimane ancora visibile la base. Controllato, appunto, dai pistoiesi era collegato visivamente con le torri di Serravalle e il passo della Castellina che si trova lungo la strada Romea che collega la valle dell’Ombrone alla valle del Reno.
La visita si conclude con il rientro lungo il percorso, nel fitto del bosco, della antica via francigena. Rimangono le suggestioni dei luoghi i racconti di guerra, le vicende legate al territorio, il ricordo dei protagonisti di un passato ancora molto presente.
Sono stati diversi gli eventi legati a questa due giorni di tuffo nel passato al Passo della collina, tra cui ricordiamo ai Lagoni il pranzo dei rievocatori, e il diorama vivente sugli sminatori pistoiesi, la conferenza di Daniele Amicarella, storico locale e membro dell’Associazione Linea gotica Officina della Memoria e l’inaugurazione della nuova pannellatura storica della linea gotica sul sentiero nel tratto Stazione FS di Pracchia-Cascina di Spedaletto, il diorama vivente del racconto della storia d’amore tra l’ufficiale tedesco Christomannos e Olga Signorini.
Gli eventi sono stati possibili grazie alla Pro Loco di Collina, all’Associazione Line Gotica-Officina della memoria, Arci Caccia Lagoni, All’associazione Croce di Ferro per la ricostruzione storica e la presenza dei figuranti, alla Guida Ambientale Federico Filoni.
Redazione Arteventinews
Laura Filoni
-
-
Passo della Collina-Le sentinelle del tempo-Olga e Victor-diorama vivente
-
-
ex Albergo Signorini
-
-
Passo della Collina-Le sentinelle del tempo
-
-
Passo della Collina-Le sentinelle del tempo