Fear Of Missing Out: la paura di essere tagliati fuori, in una contemporaneità ossessionata dalla comunicazione, in un cui mostrare di esserci è più importante che esservi davvero.
L'”essere tagliati fuori” in un mondo che si evolve nel digitale, dal punto di vista della produzione artistica, conduce a sperimentazioni che calcano la dicotomia dell’essenza dell’opera d’arte: il suo essere fisico e la sua istanza intangibile. L’opera artistica si confronta con le cryptovalute, per non essere tagliata fuori, ridefinendosi in una dimensione più liquida e fruibile, rivelandosi in una doppia essenza. All’opera soggiace la τέχνη (tèchne) nel suo significato di “comportamento produttivo governato dal sapere”, il divenire arte del soggetto concerne però il far venire all’esistenza qualcosa che potrebbe sia essere che non essere e il cui principio non risiede nel prodotto ma in colui che lo produce, distaccandosi poi da questo e divenendo a sé. Negli NFT legati ai dipinti, l’opera diviene dunque dicotomica, restando la medesima e divenendo altro da sé; dal prodotto della physis a una serie di codici binari.
Il principio di dualità permea tutta la mostra: titolo, colori, negativi, dittici, contrapposizione tra carbone e carta, 0 e 1. Il richiamo dell’elemento primo e primitivo, lo zero, il cerchio, apollineo e dionisiaco.

Olympians
Nelle opere di Alzetta composizione e soggetto paiono fondersi: vi è una ricerca figurativa che permette alle forme di prendere corpo sulle carte, d’altra parte il segno grafico scavalca il soggetto creando stratificazioni e profondità che nell’alternarsi di pieni e vuoti sembrano lacerare la superficie sensibile dei lavori.
Un elemento costitutivo delle opere è χάος (chaos) mitologicamente identificato da Esiodo come la prima apertura all’origine delle cose, all’origine dell’“essere”“nella connotazione di “esistere”. Queste opere inseguono il caos e da esso prendono forma.
L’equilibrio che si crea tra composizione e incisività ricalca lo spirito della rappresentazione della tragedia greca definita da Nietzsche che identifica la realizzazione artistica come connubio tra spirito apollineo e dionisiaco. L’apollineo è l’elemento legato alle costruzioni ordinate del razionale, mentre il dionisiaco ne rappresenta il contrario: l’irrazionale e l’atto nel caos.
FOMO22 è un’esposizione che si iscrive all’interno di un progetto che giunge oltreoceano, a New York, realizzata in collaborazione con Barakoa e alphaa.io, con la curatela dello studio Tivarnella Art Consulting di Trieste.
Per info e prenotazioni: 3476091354 o info@tivarnellaart.com
Orario:
da mercoledì a venerdì 16-20
sabato 11-13 e 16-20
Comunicato Stampa Tivarnella Art Consulting