Calleri, “L’indagine ha dimostrato che il porto di Livorno è in asse con quello di Gioia Tauro e che le cosche hanno dei riferimenti tra chi lavora all’interno. Se ne prenda atto e si adottino le contromisure necessarie”.
Firenze 17.11.2021.- “La brillante operazione contro la ‘ndrangheta del 16/11/2021 ha toccato anche la Toscana ed in particolare il porto di Livorno dove si ha avuto notizia dell’ennesimo sequestro di droga.
L’indagine ha dimostrato che il porto di Livorno è in asse con quello di Gioia Tauro e che le cosche hanno dei riferimenti tra chi lavora all’interno, anche se non è una novità.
Quello che la Fondazione Antonino Caponnetto dice da tempo è quindi confermato dai fatti: la ‘ndrangheta controlla parte del porto di Livorno alla stregua di quanto accade con i porti del nord Europa. Se ne prenda atto e si adottino le contromisure necessarie”.
Lo dichiara Salvatore Calleri presidente Fondazione Antonino Caponnetto