Quando ho letto il programma della prima edizione di IndiEpendente Festival sono rimasto positivamente colpito. Ritengo che manifestazioni di tale tipologia e qualità vadano, a Pistoia, a colmare un vuoto. L’IndiEpendente Festival, iniziato giovedì 11 novembre – con Edda, e Lorenzo Del Pero in apertura – presso il Circolo Arci di Bottegone, offre un interessante cartellone (prossimo appuntamento 9 dicembre, con protagonista l’ex Delta V Flavio Ferri, in apertura Maela).

Edda all’IndiEpendente Festival
Incontrare Stefano Rampoldi, noto come Edda non era però facile, per il sottoscritto: impossibile dire o chiedere tutto ciò che si vorrebbe. E invece, quando l’approccio più indicato forse dovrebbe essere – per citare il taglio zen di Fausto Rossi, un altro gigante che ritroveremo nell’intervista che sarà pubblicata nei prossimi giorni – “never ask how and why”.
Giorgio Gaber – anch’egli milanese, come Rampoldi – diceva in una sua canzone, descrivendo un mondo stolto e mercantile: “E se ti viene qualche idea geniale, buttala via/ Perché qualsiasi comportamento/ c’ha già il suo riferimento all’idiozia.” Ecco, Stefano l’Hare Krishna di riferimenti all’idiozia non ne ha nemmeno uno: perché ciò che fa non è utile, ma necessario. E tale necessità è declinata, in tono di urgenza, in un mosaico esperienziale di vividi frammenti. La rabbia e la tenerezza, l’eroina, il cemento e l’odore di santità, i pungoli del sesso e del desiderio, la radice familiare come dolore e contrasto: è necessario dire tutto, perché – essendo ogni cosa illusoria – tutto è sullo stesso piano.
La musica di Edda si è mostrata, dunque, in questa esibizione chitarra e voce, nella nudità della propria potenza e credo sinceramente che nessuno dei presenti sia potuto rimanere indifferente. I brani, tra i quali anche una reinterpretazione di Suprema di Moltheni, sono stati presi da differenti album: Graziosa Utopia (Arrivederci a Roma, Picchiami, La liberazione, Spaziale e Signora, che ha chiuso la serata), Stavolta come mi ammazzerai? (Pater, Stellina, Saibene), Fru fru (Edda, E se, Abat-jour), Semper Biot (L’innamorato).

Lorenzo Del Pero all’IndiEpendente Festival
Lorenzo Del Pero, anche Direttore artistico di IndiEpendente, in apertura ha messo in luce le proprie abilità vocali e chitarristiche, eseguendo diversi brani dal proprio repertorio, influenzato da autori come Bob Dylan, Leonard Cohen, Jeff Buckley: Verrà la pioggia, Sposa per denaro, Preghiera Blasfema, Misera cosa, Sorella solitudine; Respirati ancora, Ave Maria.
Postilla:
Come dice il profeta William Burroughs, il linguaggio è un virus. Questo virus ci pervade e ci possiede: ci tocca in sorte di onorarlo, al meglio di come possiamo. Con l’intervista a Edda ho cercato di spiegare qualcosa che va invece vissuto in prima persona. Ed è ciò che vi invito a fare.
Jacopo Golisano
Foto a cura del Circolo ARci di Bottegone
