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30 Settembre 2021Tra arte e natura le nuove realizzazioni degli artisti in residenza.
Pietre dorate che diventano tracce di un altro cammino, tende di lino ricamate che segnano un passaggio diverso, storie incise su legno e foglie che si fanno poesia, alberi che raccontano la complicata relazione tra natura e umanità.
Sono le nuove opere, inaugurate il 18 e 19 settembre scorso, entrate a far parte della collezione del Borgo Museo di Pistoia a Castagno di Piteccio, il museo al cielo aperto fondato nel 1975 da Tommaso Paloscia.

Borgo Museo di Castagno di Piteccio-ph Rachele Salvioli
Il critico d’arte fiorentino, che era solito trascorrere i mesi estivi nel borgo in compagnia di familiari e amici, a partire dagli anni 70 cominciò a invitare artisti perché lasciassero una loro creazione in cambio di ospitalità, dando vita così a un importante patrimonio artistico che si snoda per le vie del paese, diventando arredo ed elemento integrante dell’ambiente.
Questa tradizione oggi si rinnova grazie al progetto di Residenza d’Artista, avviato nel 2019, e parte, insieme al Borgo Museo Festival e ai Percorsi Lenti, di un più ampio e complesso lavoro di progettazione e rigenerazione culturale messo in campo dall’associazione CCT-SeeCity, in collaborazione con la Pro Loco e gli abitanti del borgo.
“Dopo il 2019, ovvero il primo anno del Borgo Museo, con l’arrivo della pandemia abbiamo dovuto rimandare alcuni eventi ma non ci siamo mai fermati. – spiega Elena Mazzoni Wagner, fondatrice di CCT-SeeCity – Attraverso la Call for Artist, nel 2020 abbiamo raccolto oltre centodieci candidature da ogni parte del mondo e, con il comitato scientifico, abbiamo selezionato sei artisti che quest’estate 2021 sono stati ospiti a Castagno per almeno due settimane di Residenza ciascuno, nel periodo tra agosto e settembre.”

Borgo Museo di Castagno di Piteccio-ph Rachele Salvioli
Si tratta di Bianca Lugmayr e Christina Gschwantner, entrambi austriache, Davide Tagliabue, Nina Urlichs, dalla Germania, e Victoria DeBlassie & Connor Maley, originari degli Stati Uniti d’America. Ospiti del borgo, gli artisti hanno avuto modo di esplorare il territorio e di conoscerne identità e storie che hanno ispirato le loro creazioni. Così le caratteristiche strutture in pietra del paese hanno dato spunto ai lavori di Christina Gschwantner, l’atmosfera di profonda pace ha ispirato Bianca Lugmayr, gli alberi del bosco sono invece stati oggetto di studio per le realizzazioni di Davide Tagliabue e Nina Urlichs, legate entrambe al tema ambientale, mentre i racconti locali sono alla base delle storie e installazioni ideate dai coniugi statunitensi DeBlassie & Maley.
“Durante la residenza, ogni artista ha realizzato una o più creazioni, spesso trasformando l’idea originaria e lasciandosi affascinare dalla scoperta dei luoghi, dalle lunghe passeggiate nei boschi, dai rapporti intrecciati con gli abitanti del borgo o dei paesi vicini, dalle memorie locali… – racconta Elena Mazzoni Wagner – Alla fine, ogni opera è il risultato di una riflessione intima ma anche collettiva perché influenzata dal contesto, dal territorio e dalla sua comunità; ogni opera è il frutto di un’intensa interazione fra arte e natura, fra artista e borgo, e in alcuni casi è stata proprio fondamentale la partecipazione di alcuni residenti che hanno collaborato fattivamente alla realizzazione delle installazioni”.

Borgo Museo di Castagno di Piteccio-ph Rachele Salvioli
Un lavoro corale, insomma, che ha permesso di impreziosire ulteriormente la collezione del Borgo Museo. Dalle quarantadue opere presenti nel 2019, attualmente se ne contano sessantasei tra affreschi, sculture e nuove opere, comprese quelle di Casa Paloscia e la scultura Il Castello Ritrovato donata da Matteo Raciti. Percorsi d’arte che oggi, grazie a questa Residenza, escono decisamente dalle “mura” del paese in direzione di Casa Paloscia o Stazione di Castagno e ancora verso i sentieri nel bosco e paesi attorno.
“La volontà è quella di uscire dai confini del borgo e creare un museo diffuso. – dice Elena Mazzoni Wagner – E nella stessa direzione si colloca la recente visita al Borgo Museo del direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, nell’ambito del progetto Uffizi Diffusi. Nel corso del lavoro di schedatura delle opere è risultato che il bozzetto di una scultura – L’Unione di Diana Baylon – sia conservato presso il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi. Da qui la nostra richiesta di adesione al progetto e il sopralluogo di Schmidt. Ci piacerebbe portare a Castagno quel bozzetto un domani e immaginare una collaborazione con esposizioni di opere temporanee e percorsi che uniscono gli Uffizi al Borgo Museo, sfruttando la mobilità sostenibile attraverso la Ferrovia Porrettana”.
Un progetto di riqualificazione culturale, insomma, che guarda al futuro nell’ottica di uno sviluppo sostenibile della montagna pistoiese e della promozione del turismo lento.
“Il lavoro portato avanti in questi tre anni ha cambiato il volto di Castagno, che nel 2019 è diventato il Borgo Museo di Pistoia, un centro culturale che ospita residenze d’artista, eventi tra arte e natura ed un festival dedicato. – aggiunge Wagner – Le basi sono state gettate e le potenzialità per crescere ci sono tutte, ma adesso per andare avanti occorrono maggiori risorse e strutturalità. In questo senso ci auguriamo che i soggetti interessati, dalle istituzioni agli enti locali, abbiano la sensibilità per cogliere questa opportunità e consolidarla”.
Il progetto di Residenza d’Artista 2021 è a cura di CCT-SeeCity per la Pro Loco di Castagno, realizzato con il contributo della Fondazione Caript nell’ambito del bando Per la cultura #iorestoattivo 2021 e patrocinato dal Comune di Pistoia.
Per maggiori info: www.castagnodipiteccio.it
Roberta Ripaoni
- Borgo Museo di Castagno di Piteccio-ph Rachele Salvioli
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