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27 Luglio 2021Nel 1921, in anno di grande crisi sociale e politica dell’Italia, ricorreva il VI centenario della Morte di Dante Alighieri. La Società Nazionale Dante Alighieri chiese agli Enti preposti che fosse emessa una serie commemorativa di francobolli. Il 28 settembre tale richiesta fu esaudita con l’emissione di tre valori celebrativi, autorizzati con il Regio Decreto del 2 ottobre 1921, n. 1470, che ebbero validità fino al 31 dicembre, anche se poi nel 1922 un piccolo quantitativo fu soprastampato “BLP” per essere apposto sulle Buste Lettere Postali.
Le vignette furono disegnate dal pittore e decoratore Giuseppe Cellini, già noto nella filatelia in seguito alla realizzazione della serie “floreale”. L’emissione ebbe una tiratura di 400.000 serie, di cui 275.000 furono affidate alla “Dante Alighieri”, che le pose in vendita in maniera autonoma, applicando differenti prezzi, trattenendo il ricavato. Essa fu realizzata con stampa tipografica con filigrana “corona” presso lo stabilimento arti grafiche del dott. Enrico Petiti di Roma, in fogli da 100 esemplari, divisa in 2 gruppi da 50, con dentellatura di 14 a pettine o lineare.
Nel francobollo da centesimi 15 stampato con inchiostro color violetto-magenta, venne inserita nel centro un’aquila volante su un fondo di cielo stellato; essa recava tra gli artigli il volume della Divina Commedia; nella fascia che la circonda il verso Dantesco: “Che sopra gli altri com’aquila vola”.
L’esemplare da centesimi 25 stampato con inchiostro color verde bottiglia, venne posta al centro la figura dell’Italia seduta innanzi alla bandiera spiegata, che circondata di rami di alloro, solleva con la destra il volume della Divina Commedia (D. A. D. C. = Dante Alighieri Divina Commedia), alzando la sinistra in segno di acclamazione. Intorno a questa figura fu inserito il motto “Onorate l’Altissimo Poeta”.
Infine nel valore da centesimi 40 stampato con inchiostro color bruno cupo, venne inserita l’immagine di Dante, coronata da lauro che, tenendo nelle mani il volume delle sue opere, sporge da una cattedra di stile medioevale; con il verso “Mostro cio’ che potea la lingua nostra” e in una specie di scudetto araldico la sigla S. N. D. A. (Società Nazionale Dante Alighieri).
Nella parte alta dei valori fu introdotto la dicitura “Poste Italiane” e l’indicazione del valore, solo nei valori da cent. 15 e 25 fu posto anche il nodo Savoia, mentre in quella bassa fu inserita la didascalia: “Centenario Dantesco – MCM XXI”.
Nel 1943 il filatelista Alberto Diena annunciò un ritrovamento di alcuni fogli del valore da 15 centesimi stampato in grigio anziché in rosso, che furono da prima ritenute prove di stampa. Successivamente prese campo l’ipotesi che una prima provvista fosse stampata in grigio anziché in colore in rosso divenendo una varietà molto ricercata da i collezionisti e acquisendo molto valore.
Se la serie del 1921 fu la prima commemorazione filatelica del Sommo Poeta, col tempo ne sono seguite altre, fino a culminare con l’ emissioni del 2021 in occasione dei settecento anni dalla scomparsa. Infatti Poste Italiane ha già emesso, in occasione del Dantedì, quest’anno una speciale cartolina; così com’era già avvenuto l’anno scorso con folder filatelico con undici francobolli su Dante e sulle località italiane i cui dialetti sono stati citati nell’opera “De Vulgari Eloquentia”. Come già fatto dalla Repubblica di San Marino e dalle Poste Magistrali del Sovrano Militare Ordine di Malta, anche per Poste Italiane è previsto l’emissione di una serie di tre valori per il 14 settembre prossimo.
Michele Fiaschi