Bagni di Lucca, in provincia di Lucca, denominato per lungo tempo Bagno a Corsea, Balnea Corsenae, fu originariamente abitato da una popolazione ligure.
Situato in Val di Lima, si estende parte nel fondovalle e parte in montagna fin alle pendici del monte Pellicchiore.
Le acque termali conosciute sin da epoca romana, furono riscoperte dai Longobardi, poiché con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente anche le terme andarono in rapida decadenza con l’abbandono della popolazione del fondovalle.
Ottenendo la celebrità, a partire dal periodo della contessa Matilde con un nuovo sviluppo termale e dal secolo XII con la costruzione del Ponte della Maddalena detto del Diavolo che permise ai viandanti e pellegrini della via Francigena di recarsi alle terme.
“Trovansi adunque questi Bagni in lontananza dalla Città intorno a quindici miglia dalla parte di Settentrione; a’ quali conduce un sentiero, contiguo alle rive del Fiume Serchio , assai spazioso , e comodo per calessi , e carrozze fino alla Terra , che da essi prende il nome del Bagno. E’ questa Terra Dominio della Repubblica di Lucca , e Capo di Vicaria , dove risiede un Gonvernatore col nome di Commessario di Giuitizia , che comanda, e amministra ragione a molte Terre, é Castello soggette alla medesima Signoria . Trovasi un tal Luogo molto popolato; ma le case di esso , che tutte insieme formano un sol Comune o Governo col nome di Bagno”; così è descritto nel Trattato “De Bagni di Lucca” di Giuseppe Duccini, stampato a Lucca nel 1711.
Molti trattati nel corso dei secoli sono stati dedicati alle proprietà curative e delle virtù di queste acque, tali da farle conoscere non solo in Italia, ma anche in Europa.
Tra i numerosi personaggi illustri che si recarono in questa località, vi fu il Sommo Poeta Dante; il quale pare abbia tratto ispirazione dall’Orrido di Botri, per alcuni scenari dell’ Inferno nella Divina Commedia.
Per la grande importanza acquisita dalle terme, divenne sede estiva di vicariato dal 1446, per poi divenire permanente dal 1685, raggiungendo una maggiore espansione e importanza durante il principato dei Baciocchi.
L’arme adottata dal Comune di Bagni di Lucca contiene la balzana bianco e rossa di Lucca e lo stemma della Repubblica di Lucca d’azzurro alla scritta libertas in oro; del resto questo luogo fu sempre sottoposto ai Lucchesi.
Lo stemma fu concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 3 giugno 1986, inquartato: nel primo e quarto, d’azzurro alla banda d’oro caricata dalla parola “Libertas”; nel secondo e terzo, troncato d’argento e di rosso.
Michele Fiaschi