Con un mondo ancora in piena pandemia, anche i Festival di cinema non è che se la passino tanto meglio, costretti (quando va bene) a rinviare le proprie edizioni, sperando in tempi migliori.
È questo, anche, il caso del Festival del Cinema di Berlino che quest’anno si svolgerà tra il 1 e il 5 marzo in forma online (per quanto riguarda il market, il mercato dei film) e dal 9 al 20 giugno 2021, dal vivo, per quanto concerne il festival tradizionale.
Tra i primi protagonisti annunciati ci sarà sicuramente la Alibi Communications, azienda promozionale in ambito cinematografico, che quest’anno porterà nella città tedesca tre titoli.
‘Azor’ (2021, Svizzera, Francia, Argentina. Dramma. 100′) di Andreas Fontana
Yvan De Wiel, un banchiere privato di Ginevra, si reca in Argentina in piena dittatura per prendere il posto del suo compagno, oggetto di voci preoccupanti. Tra salotti silenziosi, piscine e giardini sorvegliati, ‘Azor’ è la storia di un duello a distanza tra due banchieri che, nonostante i metodi diversi, sono complici di una discreta e spietata forma di colonizzazione.
‘The world after us’ (2021, Francia. Dramma. 85′) di Louda Ben Salah-Cazanas
Labidi è un giovane scrittore in difficoltà che, dopo un piccolo successo con una storia breve, cerca di pubblicare il suo primo romanzo. Mentre vive in una piccola stanza con il suo miglior amico Aleksei, che gli consegna in bici il cibo per sopravvivere, incontra Elisa, una studentessa. Preso in un vortice di romanticismo, non sempre compirà le scelte giuste. In breve si dovrà confrontare con la realtà quotidiana, lasciando indietro la scrittura.
‘All eyes off me’ (2021, Israele. Dramma. 90′) di Hadas Ben Aroya
Tel Aviv, oggi. Danny sta cercando Max a una festa per condividere la sua gravidanza con suo figlio. Ma Max ha appena iniziato una nuova relazione con Avishag che però ha in mente qualcun altro.
L’appuntamento con questi film, per chi parteciperà, è dal 1 al 5 marzo 2021 con la versione (online) del mercato del Festival del cinema di Berlino, uno dei più importanti al mondo.
Stefano Cavalli