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“Miss Marx”, diretto da Susanna Nicchiarelli, che con il suo ultimo film, sempre biografico (“Nico, 1988”) aveva vinto tre anni fa a Venezia il Premio Orizzonti, è strutturalmente e per lunghissimi tratti un dramma cechoviano d’interni con inaspettate esplosioni rock.
Un’operazione che ricorda moltissimo, per stile e visione ideologica di un cinema che fa dialogare cultura pop presente e passata, “Marie Antoinette” (2006) di Sofia Coppola e che come forse e più della pellicola della regista statunitense è un film “faticoso”, appesantito dai dialoghi ma che si riscatta proprio grazie alla modernità di certe soluzioni.
Si sbadiglia, insomma, ma si sorride anche e il ritratto della figlia di Marx (un’ottima Romola Sadie Farai) emerge in tutta la sua deflagrante ribellione.
“Miss Marx” arriverà nelle sale italiane il 17 settembre, distribuito dalla 01.
Stefano Cavalli