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Proprio in omaggio a quella che è la sua figura e la sua presenza in tantissimi racconti tradotti in tutto il mondo, nasce a Villa Bardini a Firenze “Enigma Pinocchio” una mostra di cui è il protagonista assoluto.
Il percorso espositivo consta di ben 60 opere tra dipinti, sculture, installazioni multimediali che coinvolgono lo spettatore in un viaggio che si snoda tra l’infanzia e la maturità. Tra opere ironiche e reinterpretazioni della storia di quel burattino che tutti conosciamo si attraversa Villa Bardini con un accenno di nostalgia.
Pinocchio è inquietudine, è l’emblema, è legno, ma poi è anche un bambino, è perennemente alla ricerca di un futuro che sembra non riuscire a realizzare, è inevitabilmente parte di ognuno di noi ed è questa la sensazione che si prova opera dopo opera.
Legno, ferro e cartapesta sono solo alcuni dei materiali usati dagli artisti in mostra tra i quali: Giacometti, LaChapelle, Munari, Paladino, Calder, Ontani, McCarthy, Jim Dine, Venturino Venturi che hanno dato forma e sostanza alla mostra curata da Lucia Fiaschi e divisa in sette sezioni che traducono le varie sfaccettature del burattino: Pinocchio (non) è un Re; Pinocchio (non) è un burattino; Pinocchio (non) è un uomo; Pinocchio (non) è morto; Pinocchio (non) è Pinocchio; Pinocchio (non) è una maschera; Pinocchio (non) è un bambino.
Oltre la bellezza di questo viaggio nel tempo, la presenza di dispositivi multimediali che fanno sentire l’osservatore parte integrante del percorso espositivo rendono la visita un percorso speciale, inoltre, sono organizzati numerosi laboratori didattici per bambini.
La mostra organizzata organizzata da Generali Valore Cultura, Fondazione CR Firenze e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron con il coordinamento del Gruppo Arthemisia, in collaborazione con Unicoop Firenze e sarà visitabile fino al 22 marzo 2020.
Felisia Toscano