ADMO a “La voce di Arteventi”. Una Associazione che non tutti conoscono.
29 Novembre 2019Pronti per l’accensione dell’albero di Natale?
30 Novembre 2019I Negramaro sono, senza ombra di dubbio, una delle più importanti band italiane del nuovo millennio, nata all’inizio del secolo a Copertino, piccola cittadina della provincia di Lecce, dal sogno di un gruppo di amici che da decadenti scantinati sono arrivati a calcare i palchi più importanti del nostro Paese e che nel 2017 dopo una profonda crisi, unita a un momentaneo scioglimento, hanno deciso di ritrovarsi per dare vita all’album della rinascita, “Amore che torni” raccontato in questo documentario, “Negramaro. L’anima vista da qui”, che ne testimonia la genesi fino all’accoglienza di fronte a migliaia di fan adoranti.
Un film che farà la gioia degli appassionati del gruppo, celebrazione della loro unione artistica e della loro capacità di creare un rapporto empatico con il pubblico, e che funziona soprattutto quando costruisce grazie a un abile gioco di montaggio un affascinante discorso che unisce il passato e il presente in una sorta di continuum temporale che trasuda umanità.
Poco alla volta “Negramaro. L’anima vista da qui” si tramuta in una sorte di video confessione terapeutica in cui i componenti della band si lasciano andare tra amicizia e genitorialità e si perde un poco. La testimonianza del chitarrista Lele Spedicato colpito da un’emorragia cerebrale nel settembre 2018 e tornato a calcare i palchi un anno e mezzo dopo è però un brivido che lascia il segno. Regia di Gianluca Grandinetti, voce narrante di Alessandro Borghi. Disponibile dal 15 novembre 2019 su RaiPlay.
Stefano Cavalli