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30 Novembre 2019Vista l’importanza che Arteventinews dà a tutto ciò che opera meritoriamente nel sociale e nell’aiuto disinteressato che ciascuno di noi può dare agli altri, abbiamo pensato di far seguire alle due belle interviste, precedentemente fatte, anche una trasmissione radio che coinvolgesse l’ ADMO. Per questo per l’appuntamento su Radio Pistoia Web di lunedì 18 novembre abbiamo invitato la dott.ssa Tognaccini Adriana e Fulvia Passerotti entrambe volontarie ADMO sezione Pistoia.
Come sigla in regia, grazie a Federico Fagioli, è stata messa la canzone ‘Io tifo per te’ dell’associazione, che ci ha introdotto nell’atmosfera e nel pieno dell’argomento.
Cos’è ADMO?
La sigla, ha risposto la dottoressa Adriana, sta per Associazione Donatori Midollo Osseo, ed è una associazione di volontari che promuove e fa conoscere sul territorio la donazione di midollo osseo appunto. La prima cosa che voglio dire è che molte persone confondono la donazione di midollo osseo con il midollo spinale. Questo spaventa le persone che immaginano di dover fare , per donare, una complicata operazione chirurgica che interessa la colonna vertebrale, invece la donazione riguarda il midollo osseo un particolare tipo di sangue , sta nella parte interna dell’osso. Admo è una associazione giovane nata negli anni ’80 dall’incontro di due padri che avevano i figli malati. Hanno cercato di dare un senso al loro dolore e hanno creato l’associazione per aiutare a trovare donatori.
Da quanto Admo opera a Pistoia?
Da circa 4/5 anni . In questi ultimi anni siamo molto presenti sul territorio e organizziamo diversi eventi.
Quali in particolare?
Innanzitutto ci sono le campagne nazionali dell’associazione alle quali partecipiamo. Nel mese di settembre, ad esempio, abbiamo un evento che dura una intera settimana, Match It Now, per divulgare il più possibile questo tipo di messaggio, cultura e informazione. Poi ci sono le iniziative proprie della sezione.
Come vi siete avvicinate all’associazione?
Io sono un medico, ho lavorato per oltre 30 anni al centro trasfusioni, dopo la pensione sono stata coinvolta da Fulvia a fondare l’associazione a Pistoia.
Fulvia è intervenuta raccontando il suo incontro con l’associazione: sono arrivata ad Admo attraverso la malattia. Ho avuto bisogno di un donatore. Finito il percorso di malattia volevo fare qualcosa per restituire quel dono importante che era stato concesso a me . Nei reparti di ematologia Admo è presente e così ho pensato che Pistoia era carente. Sono entrata in contatto con la sezione della Nievole e unendoci a loro siamo diventati la sezione attuale che copre tutto il territorio provinciale. Con l’aiuto di Adriana siamo cresciuti ancora di più.
Avete rapporto con le associazioni dei donatori di sangue?
Ci danno una grossa mano nei centri trasfusionali, prendono nota di persone che intendono donare, ci aiutano a informare.
Come avviene nella pratica la donazione?
Per prima cosa dobbiamo dire che è più complessa di una semplice donazione di sangue. La donazione di sangue avviene andando in un centro trasfusionale, si effettua una visita, si fa un esame del sangue e poi si dona. E’ più semplice perchè il sangue troverà sempre qualcuno che ne avrà bisogno. Le cellule del midollo osseo invece hanno una probabilità di essere compatibili con una percentuale di uno su centomila. Per questo vengono tipizzati, e iscritti nei registri. Si può donare midollo osseo in una età compresa fra 18 anni e 36 anni non compiuti e bisogna essere più di 50 kg . Le modalità sono semplici: andare in un centro trasfusionale, compilare un questionario e poi se non ci sono problemi e controindicazioni vengono prelevate due piccole provette di sangue e si viene iscritti nel registro. Qualora si trovi una richiesta compatibile con un donatore si procede alla donazione. Esistono due modalità: nella prima vengono aspirate le cellule del sangue midollare dalla cresta iliaca, l’osso del fianco, sarà necessaria una anestesia e un giorno e mezzo di ricovero. Oggi è poco usata. La seconda modalità avviene con prelievo dal sangue periferico, cioè dal sangue che circola nelle vene. Il prelievo va a confluire in un separatore, si estraggono le cellule interessate, e poi va a riconfluire nelle vene del donatore. Un processo che dura appena 2/3 ore. Ma che possono salvare una vita! Più persone sono iscritte nei registri e più sarà possibile per le persone che hanno bisogno trovare “il tipo giusto”, come diceva la campagna ADMO di qualche tempo fa. I registri dei donatori esistono in tutto il mondo. Prima si controlla quello italiano e poi si va a vedere gli altri. 52 paesi al mondo. Una rete che li unisce tutti. La donazione è anonima e non si può conoscere né il donatore né il donatore conoscere a chi ha donato.
Fulvia si è emozionata. Ci ha detto che sarà sempre riconoscente verso il suo donatore. Rimarrà un pensiero nel suo intimo e durerà tutta la vita.
Quali sono i paesi con più diffusione?
Germania e Canada sono i migliori. A Pistoia riusciamo ad aver una media di 100 potenziali donatori all’anno ed è una buona media. Nella provincia sono tutti molto attivi e sensibili alla donazione e in particolare modo nella comunità della Montagna Pistoiese.
Per contattarvi per chiedere informazioni o per entrare a far parte dei volontari come si fa?
Possono scriverci a : admopistoia@admotoscana.it . Inoltre abbiamo una pagina facebook e un numero di telefono 3391331707.
Quanti sono i volontari ADMO a Pistoia in questo momento?
Si contano sulle dita delle mani…pochissimi, per fare una adeguata informazione su di un territorio così vasto. Chiediamo quindi a chi ha disponibilità e ha a cuore questo argomento di contattarci e venire a darci una mano.
Adriana, ci parli del rapporto con l’informazione nelle scuole?
Ci siamo dedicati ad incontri nelle Scuole superiori. Fulvia racconta la propria esperienza ed io invece parlo di cose più ‘tecniche’. Ci sembra che sia un lavoro interessante. Infatti, abbiamo conosciuto anche una studentessa universitaria, della facoltà di infermieristica, che sta preparando una tesi sull’aspetto etico -educativo della donazione.
Fulvia, come hai trovato le strutture mediche sul territorio?
Ho trovato delle strutture adeguate, il TMO di Firenze insieme al centro di Pisa sono un fiore all’occhiello a livello europeo. I medici sono stati schietti, ma anche accoglienti e professionali al tempo stesso. Inoltre ho trovato una grande preparazione psicologica negli infermieri al TMO che aiutano tantissimo i malati. Noi li chiamiamo ‘gli angeli’. Durante il mio percorso era importante quella mezz’ora serale di chiacchiere e confronto con loro che mi tenevano in contatto con la realtà.
Come si può aiutare l’Associazione?
Lo scopo fondamentale dell’associazione è avere sempre più iscritti nel registro. Quindi informare le persone e sensibilizzarle alla donazione. Oppure avvicinarsi all’associazione come volontario.
Parlavate dei progetti con le scuole, dove siete intervenute a Pistoia?
Per adesso abbiamo fatto dei progetti con la scuola Agraria, il Liceo scientifico e con l’ Istituto Fedi Fermi . Contiamo però di arrivare a più istituti superiori possibili. Ci mancano all’appello diverse scuole, tra cui l’Istituto Pacini e il Liceo Forteguerri. Abbiamo visto un grande interesse nei ragazzi. Sono più altruisti e sensibili degli adulti.
Esortiamo quindi le scuole interessate a contattare Admo Pistoia per progettare informazione e incontri a scuola su questo importante tema.
Avete dei progetti in corso per Admo ? E progetti futuri?
Facciamo, ad esempio, una serata di informazione all’ospedale San Jacopo. Ogni mese e mezzo circa. Un primo incontro con spiegazioni tecniche e poi un secondo incontro con le testimonianze di persone trapiantate e anche di donatori effettivi. E’ importante toccare con mano l’esperienza di vita.
Il 30 novembre accanto al Palazzo del Balì avremo un banchetto informativo e, forse, il panettone di ADMO , il 14 dicembre saremo in Biblioteca San Giorgio e poi abbiamo altri impegni ancora da confermare.
Ci siamo congedati dalle nostre volontarie arricchiti nell’informazione ma anche a livello umano. Trovare delle persone che dedicano il loro tempo libero, con così tanta passione, agli altri spinge senz’altro a migliorarsi.
Una carrellata di immagini delle campagne Admo a Pistoia ha accompagnato i nostri saluti. La musica in sottofondo è tornata a ricordarci quanto siano importanti l’appoggio, la collaborazione, l’altruismo e la speranza, non solo per la donazione, ma per la vita.
Redazione Arteventinews
Laura Filoni
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