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15 Novembre 2019Lunedì 8 novembre abbiamo avuto il piacere di ospitare nella trasmissione de La Voce di Arteventi su Radio Pistoia Web l’artista, pluripremiata, Rossella Baldecchi.
Pistoiese, studi all’Accademia delle Belle Arti di Firenze , docente di Design al Liceo Artistico Petrocchi di Pistoia, esperta di pittura ad olio e nelle incisioni della tecnica dell’acquaforte. La sua prima e importante esposizione è del 1983 e da allora la sua carriera non si è più fermata.
Conosciamola meglio.
Parlaci di come è iniziato il tuo percorso artistico.
Tutto è cominciato da sempre perché la passione per l’arte e le tecniche artistiche è sempre stata nella mia vita fin dalla più tenera età.
Mio padre mi comprava i “Fascicoli del colore” e per me si apriva un mondo di magie e di sogni. Ho sempre voluto dipingere, disegnare, per questo anche i miei studi sono andati in quella direzione.
Indipendentemente dalle richieste delle Gallerie, che ai miei giorni erano anche un poco discriminanti con noi donne artiste, io ho sempre scelto la libertà ed ho preferito seguire l’universo femminile e la mia aspirazione. Volevo essere libera di esprimermi. La figura femminile l’ho sempre affrontata nei miei lavori. Le nostre problematiche, la nostra vita, il mio cuore.
La mostra “Un battito d’ali” un progetto con la regione Toscana ne è un esempio?
È una mostra che risale al 25 novembre 2017. Per la giornata mondiale contro la violenza alle donne il Consiglio Regionale della Toscana propose la mia mostra. Ne sono molto orgogliosa, tutt’ora una delle mie opere è conservata a Palazzo Pegaso.
Citiamo dal catalogo della Mostra, molto curato e di cui adesso ne rimangono pochi esemplari, dall’analisi di Annalisa Valentini, critica e storica d’arte, “ …nuovi ritratti….d’estenuante dolcezza….espressioni estatiche e profondissime melanconie affiorano sui volti di queste donne, di queste bambine, che il male ha reso donne dall’ innocenza perduta…”
Il premio La Pira e il tuo rapporto con Giancarlo Niccolai, fondatore del Premio e del Centro Donati di Pistoia. Come nasce questo rapporto?
Ci conoscemmo in treno mentre andavo all’accademia, lui lavorava al consiglio regionale . Diventammo amici. Nel 2001 mi cercò e lo incontrai al Centro Donati in Piazza Mazzini. Mi disse “Rossella devi farmi un quadro che rappresenti la pace e che sia capito da tutti”. Da poco si era concluso il primo evento sulla giornata della pace. Io gli preparai “Vento di pace”: una ragazza giovane che libera nell’aria un velo dove c’è scritto pace in tutte le lingue del mondo.
Nasce così la tua ‘carica’ di ambasciatore di pace?
Si, da quel momento ho sentito l’importanza di questo messaggio. Grazie a Giancarlo. Lui questo messaggio lo ha fatto davvero volare ovunque. In tutte le edizioni del Premio. Ed anche io ho voluto continuare a perpetrarlo come e dove potevo.
Ricordiamo a proposito che dal Premio La Pira sono passati a Pistoia grandi personalità della cultura, dello sport, delle forze dell’ordine, del mondo religioso.
Anche tu sei stata premiata, quest’anno?
Sì. È stato molto bello.
Un anno intenso anche per il tuo lavoro?
Negli ultimi 12 mesi ho fatto 5 mostre personali dall’Italia al Giappone.
Nello scorso autunno, ad esempio, dopo la mostra la Museo della carta di Fabriano ero al Museo della carta di Mele di Genova. Sono stata invitata ad esporre subito dopo il crollo del ponte. Ho realizzato un angelo con 43 farfalle. Nel Museo del ‘700, molto affascinante, ho trovato un posto dove si asciugavano le carte umide passate sulle lastre di rame.
Queste corde mi ispirarono il nome della mostra ‘sospese’. È stata una bella esperienza.
Parlaci della mostra del Giappone?
In primavera 2019 ho ricevuto un invito a tornare in Giappone dove avevo già fatto, a Tokyo, una personale nel 2017, per esporre invece a Hiroshima, nel giorno dello scoppio della bomba atomica, il 6 agosto 1945.
Tre voli e 27 opere. I lavori hanno viaggiato con me. – Rossella ha portato il bellissimo catalogo -.Gli eventi si sarebbero svolti nel Parco della Pace. Per prima cosa sono andata a vedere il monumento di Sadako Sasaki, la bambina delle mille gru e le ho portato “Vento di pace”.
Chi non conosce la storia di Sadako? La bambina aveva due anni quando l’onda d’urto di Little Boy la scagliò fuori dalla finestra. Miracolosamente illesa, negli anni successivi crebbe ma poi si ammalò di leucemia a causa dell’esposizione alle radiazioni. In ospedale iniziò a piegare la carta a forma di gru, tutta quella che trovava, fazzolettini, carta di caramelle, foglietti dei farmaci, perché c’era una leggenda giapponese che narrava che alla millesima gru sarebbe guarita. La sua storia ispirò tutto il mondo, rappresentò la speranza.
Dal 1955 quando Sadako è morta ogni anno arrivano migliaia di gru da ogni parte del mondo.
È stato tutto molto suggestivo. Una sintesi l’ho racchiusa in un video.
(il video è visibile in calce all’articolo)
In Giappone oramai sei di casa?
Devo dire che in Giappone ho sempre avuto una grande accoglienza. All’inaugurazione della mostra alla Galleria T di Tokyo una famosa cantante lirica mi accolse cantando l’inno d’Italia e altre arie d’opera italiane.
Anche a Hiroshima sono stata applaudita e accolta con grande gentilezza e stima.
Parliamo della scuola e anche del Liceo artistico Petrocchi.
È una professione stupenda. Provo tanto amore per quello che faccio. Design è una materia che ha molti sviluppi nel mondo del lavoro. Si passa dalla progettazione al laboratorio con lo sviluppo in 3 d e poi al prototipo.
Per quanta riguarda la scuola il liceo ha ancora i doppi turni, ma siamo in attesa del nuovo distaccamento nei locali della ex Banca d’Italia. Dice siano dei bellissimi locali e non vedo l’ora di poterne usufruire con i ragazzi.
Con gli Open Day accoglieremo ragazzi e famiglie così potremo festeggiare.
Interviene Federico e confessa di essere un ex allievo e un assoluto tifoso di questa scuola.
Scorrono le note di Adele, Skyfall, e ci fermiamo un attimo, ma Rossella dovrà dirci come mai ha chiesto questa canzone.
A parte che è una bellissima canzone! Rossella, perchè Skyfall?
C’è un mio quadro che si intitola Skyfall, un angelo nell’acqua ad ali spiegate.
E poi perché ricorda la mia mostra alla Biblioteca San Giorgio intitolata ‘Il cielo addosso’ dedicata a Gianna Manzini, scrittrice meravigliosa. Il suo libro ‘Ritratto in piedi’ che parla del suo rapporto con il padre. Mi rispecchia e mi ha coinvolto molto.
Sulla parete curva della saletta dedicata a lei c’è il mio trittico.
Progetti futuri?
Ora devo fermarmi un attimo a pensare e organizzare. Ho tante idee. Ho anche un quadro appena iniziato dedicato alle donne curde. Tu e Maurizio lo avete visto.
Mettendoci il cuore spero di arrivare alle persone. Con l’arte si ha la possibilità di comunicare anche quando non ci riusciamo con il linguaggio. E questo voglio continuare a fare.
Salutiamo Rossella, messaggera di arte, bellezza e pace.
Potete riascoltare il podcast della trasmissione sul portale ‘sullaboccaditutti.net/webradio‘, oppure rivedere la diretta Facebook sul profilo di Radio Pistoia Web.
Redazione Arteventi news
Laura Filoni
- R.BALDECCHI DIPINTO IN BIBLIOTECA SAN GIORGIO
- R.BALDECCHI MOSTRA REGIONE TOSCANA
- Studio di Rossella Baldecchi Pittrice
- Laura, Maurizio, Rossella, in radio
- R.BALDECCHI INAUGURAZIONE 5 agosto 2019