Chi ha rapito le onde radio?
4 Ottobre 2019Prime rivoluzioni nel design della Radio
13 Ottobre 2019Si ha notizia che nel lontano 1931 ebbe luogo il primo Radio Auto Avio Raduno (RAAR). Questa mobilitazione generale era partecipata da mezzi aerei e terrestri, militari e civili. Tutti avevano una radio a bordo e rispondevano alla regia dell’EIAR (antenata dell’attuale RAI).
Il regime allora vigente si teneva stretto un ruolo di primo piano nelle varie attività di gestione e coordinamento. Per la partecipazione era necessaria l’iscrizione presso le Sedi provinciali del Reale Automobile Club d’Italia (attuale ACI). Per Pistoia il capo zona era il geometra Bruno Bugiani, via Anguillara 1.
L’Automobil Club di Pistoia prendeva a suo carico la tassa d’iscrizione e annunciava, nel frattempo, di aver ricevuto dagli sponsor i seguenti premi da mettere a disposizione: una medaglia d’oro della Cassa di Risparmio di Pistoia, una medaglia vermeil (argento dorato) dal Comitato provinciale per il turismo, una coppa d’argento da S.E. il Prefetto e una medaglia d’argento dall’Amministrazione provinciale.
Molte ditte produttrici di radio e negozi praticavano sconti particolari per l’acquisto di apparati utilizzati allo scopo. Le rappresentanze locali dell’Eiar potevano essere consultate per l’installazione delle radio, oltre alle modalità di ricezione delle trasmissioni durante la gara. Una volta iscritti, gli equipaggi convergevano verso una mèta seguendo le istruzioni ed i percorsi tempo per tempo dettati da EIAR. Si configurava come uno spiegamento pacifico di forze e potenzialità che, se prima erano disperse, nel momento del bisogno avrebbero potuto essere raccolte ed impiegate.
Questa pittoresca quanto affascinante sollecitazione annuale, di fatto, emulava quanto la guardia nazionale già svolgeva da tempo in America.
Umberto Alunni