
Torna a Villa Magia a Quarrata il Campus Scientifico
2 Settembre 2019
Luca Marinelli è uno straordinario Martin Eden
2 Settembre 2019Diario di bordo del nostro inviato alla Biennale: 1° giorno.
Arrivare in un grande Festival cinematografico quando è già cominciato è come arrivare nel pieno di una grande festa. Tutti sono ormai a loro agio, qualcuno è già provato perché ha esagerato e tu ti senti un po’ spaesato e con la fondata sensazione di esserti perso qualcosa. Se poi per arrivare al Lido hai anche affrontato una fantozziana traversata in mare e ti hanno indicato la fermata sbagliata dell’autobus per andare nella casa in affitto a posare i bagagli, tutto si complica terribilmente.
Dettagli. Sbrigate le pratiche per l’accredito, comincio l’inevitabile rituale festivaliero delle file per le proiezioni e la prima prescelta è quella per lo splendido documentario su Claudio Caligari, “Se c’è un aldilà sono fottuto. Vita e Cinema di Claudio Caligari”. Se non lo conoscete recuperate i suoi unici tre lungometraggi, “Amore tossico”, “L’odore della notte” e “Non essere cattivo”, terminato con l’aiuto di Valerio Mastandrea prima di morire. Un uomo e un artista straordinario, anche oltre le sue opere, che il film ricco di testimonianze descrive magnificamente. Alla fine lacrimoni per tutti, compreso Luca Marinelli che ha lavorato con Caligari e che a stento trattiene le lacrime nel ricordarlo al termine della proiezione.
Appena il tempo di scrivere una breve recensione e sono già in fila per “Rialto”, drammone irlandese a sfondo sociale e omosessuale. Partenza intrigante, sviluppo, diciamo, dimenticabile. La (mia) prima giornata va in archivio. Domani il meteo prevede sole, lunghe file e spero anche buone visioni.
Stefano Cavalli.
- Venezia76