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28 Agosto 2019Forse quella che stiamo per raccontare è la bugia più conosciuta e quella che è riuscita a scatenare il maggior panico. Erano gli anni di Roosevelt e, mentre l’America cercava di rimettersi in piedi dopo la Grande Depressione, dall’altra parte del mondo, in Europa, scoppiava la più terribile delle guerre.
Il 30 ottobre 1938, alle 8 di sera, la stazione radiofonica della CBS mandò in onda uno sceneggiato, interpretato dall’allora ventitreenne Orson Welles, all’interno del programma settimanale ‘Mercury Theatre on the Air ‘, con lettura di componimenti celebri. In questo caso l’opera era appunto ‘La guerra dei mondi’, romanzo cult che racconta una terribile invasione aliena fautrice della quasi totale estinzione terrestre. L’opera fu riadattata e i testi trasformati in veri e propri comunicati in stile notiziario, da trasmettere durante la programmazione musicale. E così un Welles via via sempre più allarmato, metteva al corrente il suo pubblico, interrompendo il corso delle canzoni:
“Signore e signori, vogliate scusarci per l’interruzione del nostro programma di musica da ballo, ma ci è appena pervenuto uno speciale bollettino della Intercontinental Radio News. Alle 7:40, ora centrale, il professor Farrell dell’Osservatorio di Mount Jennings, Chicago, Illinois, ha rilevato diverse esplosioni di gas incandescente che si sono succedute ad intervalli regolari sul pianeta Marte. Le indagini spettroscopiche hanno stabilito che il gas in questione è idrogeno e si sta muovendo verso la Terra ad enorme velocità…”
Subito dopo, venne annunciata la caduta dell’oggetto sconosciuto nelle campagne di Grovers Mill, nel New Jersey. Con la complicità di un vero cronista della CBS, seguì un’intervista ad un fantomatico astronomo, il quale ipotizzò si trattasse di un semplice meteorite. E così, di nuovo, la musica venne interrotta per una, due, diverse volte. La voce dello speaker si faceva sempre più sgomenta. Dal ‘meteorite’ sembrò spuntare qualcosa di vivo, simile ad un polpo gigante. “Signore e signori, è la cosa più terribile alla quale abbia mai assistito… Aspettate un momento! Qualcuno sta cercando di affacciarsi alla sommità… Qualcuno… o qualcosa. Nell’oscurità vedo scintillare due dischi luminosi… sono occhi? Potrebbe essere un volto. Potrebbe essere…” Dalla radio si distinguevano perfettamente urla e rumori indefiniti, degni del più verosimile film horror.
Fu il panico totale in tutti gli Stati Uniti, da nord a sud del continente la gente, senza nemmeno aver atteso la fine della trasmissione, si riversò in strada in preda ad attacchi di isteria e pianto, con la speranza di cercare un posto che la proteggesse dagli alieni. Era il delirio più assoluto: chiese e cappelle furono prese d’assalto, uomini e donne, giovani ed anziani pregavano affinché gli invasori li lasciassero in pace. Ci vollero giorni perché tutto tornasse alla normalità. Seguito da sei milioni di ascoltatori, il programma ne ingannò un milione e duecentomila, che credettero si trattasse di un notiziario reale, nonostante la fiction fosse stata regolarmente annunciata.
Umberto Alunni