Viva Gavinana! Viva Fiorenza!

A Gavinana, pietra preziosa incastonata sull’ Appennino, un omaggio di Firenze al nobile condottiero Ferrucci, con un fine settimana di ricchi festeggiamenti.

Domenica pomeriggio siamo entrati in paese dalla salita che dalla stazione porta in centro e abbiamo attraversato una delle antiche Porte: una coccarda bianco rossa sventolava il suo drappo appesa ad una lanterna.

I tamburi fiorentini, in lontananza, ci avvisavano che le manifestazioni erano già iniziate. Siamo giunti nella piazza dove i Bandierai degli Uffizi, davanti ad una gran folla di visitatori, innalzavano i gigli rossi verso un cielo azzurro cristallo.

Parrocchie, proloco e il Comune di San Marcello Piteglio, l’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, i Gruppi storici locali, i negozianti, tutti uniti per una due giorni delle “Celebrazioni Ferrucciane”.

Per la prima volta, in più di 40 anni di festeggiamenti e rievocazioni storiche, Gavinana ha avuto il piacere di ospitare “le Vecchie Glorie” dei calcianti del Calcio Storico Fiorentino. I mitici del calcio storico si sono esibiti in montagna in segno di omaggio e amicizia: un antico legame che ha le sue radici nella storia della città di Firenze e della Montagna Pistoiese.

Gavinana come pure il paese di Calamecca furono molto legate alla città di Firenze durante i conflitti che riguardarono il suolo italiano nel XVI secolo.

Durante l’assedio di Firenze, Francesco Ferrucci, condottiero fiorentino si batteva sulle cime della Montagna Pistoiese per salvare la sua Repubblica. Moriva a Gavinana, combattendo, il 03 agosto 1530, diventando un eroe. Firenze si arrese poco dopo,  il 12 agosto.

Una figura, quella del Ferrucci,  che negli anni non è mai sbiadita, amata da Firenze, dalla montagna pistoiese e successivamente da tutta l’Italia. Eroe assunto a simbolo anche nel Risorgimento. Una statua lo ritrae perfino nel Parco Puccini, a Pistoia, nella parte privata, tanto era amato da Niccolo’ Puccini, benemerito benefattore della città.

In occasione delle Celebrazioni ferrucciane hanno aperto, in via eccezionale, il piccolo museo che si trova in piazza a Gavinana e che contiene fra le altre cose diverse armi , armature, elmi, rinvenuti sul campo di battaglia, un plastico della battaglia, documenti e stampe che raffigurano la situazione storica dell’epoca del nostro eroe. Il Comune dovrà, a breve, provvedere ad alcuni importanti lavori di manutenzione e quindi il Museo di Ferruccio resterà chiuso per alcuni mesi.

Le celebrazioni a Gavinana hanno attirato una moltitudine di persone, grazie alla bella giornata di sole e ai tanti eventi a tema : cene itineranti e conviviali, picchetti d’onore, rievocazioni storiche con corteggio, processi e scherma storica, esibizione dell’associazione Falconieri Pronatura, balli di Madonne fiorentine ed esibizione Bandierai degli Uffizi.

A chiudere la manifestazione al campo sportivo “La Ramoscina” una esibizione delle Vecchie Glorie dei calcianti.

Infatti, a dimostrazione del profondo legame tra Firenze e Gavinana, si è rievocato quel Calcio fiorentino che nel febbraio del 1530 disputò una delle sue partite più famose: quella nella quale, sotto assedio, i fiorentini derisero il nemico mettendosi a giocare con il pallone.

Si sono esibiti in uno scontro i bianchi, che oggi come allora, hanno rappresentato la purezza della libertà contro i verdi che hanno rappresentato la speranza.

La partita è finita 5 a 5. E non importa se non tutti hanno capito la caccia e la mezza-caccia e i rituali e i cambi di campo, le maglie strappate e le prese non proprio ‘ortodosse’. E’ stata una bella rievocazione ed una magnifica festa per tutto il paese.

Alla fine, in un ‘terzo tempo’ ideale, al grido di “Viva Fiorenza! Viva Gavinana! “ tutti in cammino, per ritornare in centro, passeggiando lungo la via che costeggia il parco di castagni : un ristoro da principe, sotto il monumento equestre dedicato a Francesco Ferrucci, attendeva il pubblico dei festanti.

Laura Filoni

Fotografie Redazione Arteventi news