
Mercoledì si corre a Pistoia la “Notturna di San Jacopo”
30 Luglio 2019
Lavoro e passione dietro le quinte delle feste jacopee a Pistoia
31 Luglio 2019Guardo fuori dal vetro della finestra e vedo passare un americano. È vestito da americano. Ha il fare da americano anche nella camminata. Porta avanti una spalla dopo l’altra ed incede impettito, le gambe leggermente distanti tra loro. Il passo è sicuro. Dietro di lui persa dietro una foto, una donna, biondissima, con lo sguardo rapito dalla bellezza della nostra città.
C’è una cosa che mi colpisce e che contrasta con il suo fare quasi arrogante. Ha per la mano un bambino di circa sei anni che ha evidenti tratti asiatici. È affetto da sindrome di Down. L’altro poco più avanti è sicuramente più piccolo e di etnia africana. Saltella felice.
Ad un tratto, l’americano, presumibilmente il papà, richiama il più piccolo che si è allontanato troppo. Gli tende la mano. Il piccolo gli si affida. Poi l’americano si piega e abbraccia entrambi. Ad occhi chiusi li bacia, sussurrando qualcosa sottovoce.
Mi commuovo e ripenso ai fatti che riguardano un piccolo centro in provincia di Reggio Emilia. Le cronache di questi giorni strabordano di notizie. Mi fanno troppo male. Non ne parlerò.
Voglio solo ripensare a quei bimbi tanto diversi tra loro, al loro papà e al sorriso che accomuna tutt’e tre. Mi basta!
A fronte di tante nefandezze nei confronti dell’infanzia, un gesto d’amore così spontaneo riempie il cuore.
Come la bellezza del colore dei fiori.
E fa riflettere…
E vince!
Alessandro Orlando