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28 Luglio 2019A grande richiesta il Museo della Follia a cura di Vittorio Sgarbi resta a Lucca fino al 22 settembre 2019.
Il Museo della Follia, allestito negli spazi della Cavallerizza di Lucca, la cui chiusura era prevista per il 18 agosto, annuncia ufficialmente la sua proroga fino al 22 settembre 2019.
La mostra itinerante – a cura di Vittorio Sgarbi, realizzata da Giovanni Lettini, Sara Pallavicini, Stefano Morelli e Cesare Inzerillo – si snoda in un percorso eterogeneo di oltre 200 opere tradipinti, fotografie, sculture, oggetti e installazioni multimediali sul tema della follia. «Il Museo della Follia è stato fin da subito accolto dalla città, – dice la lucchese Franca Severini che ne ha curato le relazioni esterne – e ha goduto del fondamentale sostegno di importanti aziende del territorio che hanno creduto nel valore della cultura tramutandolo in un bene collettivo.»La collaborazione con attività commerciali, enti e associazioni locali e i gemellaggi con le principali manifestazioni in programma in città hanno radicato ancora di più la presenza della mostra sul territorio facendone conoscere e apprezzare l’unicità. E i numeri ne danno conferma.
A oggi sono più di 47.000 i visitatori che in questi mesi hanno affollato le sale espositive del Museo della Follia. Code importanti soprattutto nei weekend, gruppi organizzati provenienti da ogni parte d’Italia, famiglie per nulla intimorite dalla particolarità della tematica trattata e giovani ragazzi che, entusiasti, approcciano all’arte per la prima volta. Le scuole – anche grazie alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Lucca e MassaCarrara diretto da Donatella Buonriposi – hanno risposto positivamente alla proposta didattica che prevede visite guidate e laboratori studiati ad hoc in base alle fasce d’età e alle richieste degli istituti.
Non solo gli studenti della città e della provincia di Lucca hanno scelto di visitare il Museo della Follia ma anche scolaresche provenienti dall’intera Toscana e da molte altre regioni italiane. Un passaparola generale e convulso che ha dirottato in mostra migliaia di studenti, oltre 8.000, che hanno avuto la possibilità di “incontrare” la follia e conoscerla non solo dal punto di vista della storia dell’arte ma anche della malattia mentale, della letteratura, e soprattutto dell’inclusione sociale. La critica nazionale, attraverso la stampa e i servizi televisivi, ha riconosciuto la mostra tra le iniziative più significative dell’anno, consacrando Lucca come città ideale per le grandi mostre.
Oggi, alla luce del successo ottenuto, grazie al costante sostegno della Città di Lucca – che ha patrocinato l’iniziativa – e alle continue richieste pervenute agli organizzatori, si è deciso di prolungarne l’apertura per dare la possibilità a coloro che non l’hanno ancora visitata di farsicoinvolgere e sconvolgere dal turbinio di emozioni che le opere, le installazioni, i filmati del Museo della Follia suscitano.
- Vittorio Sgarbi nella stanza della Griglia