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26 Luglio 2019Nel 2018 si è registrato il più alto quantitativo di sequestri di sostanze stupefacenti, 123.186,14 kg, dal 1985 ad oggi.
E’ quanto si legge nella Relazione Annuale della DCSA, Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.
Gli aumenti più significativi riguardano l’eroina (+59,52%) e le droghe sintetiche (+37,31%). Continuano invece a decrescere i volumi della cocaina (-11,70%), mai così in basso dal 2004.
Era da tempo immemorabile che non si parlava più di eroina nel nostro Paese.
Le immagini degli anni ’90 di tossici e siringhe ai margini delle strade, sono sparite anche grazie al lavoro che fu fatto con le campagne di informazione, soprattutto nelle scuole.
L’eroina, però, di fatto non è mai scomparsa, è solo divenuta meno visibile.
Modificando l’assunzione dell’eroina – ora prevalentemente fumata- con la conseguente scomparsa delle siringhe, la percezione si è modificata.
Il ritorno in auge di questa sostanza stupefacente è dipeso anche dal costo contenuto.
Dal documento della DCSA si rileva che gli stranieri coinvolti nel traffico e nello spaccio di sostanze stupefacenti è in linea con la rilevazione dell’anno precedente (+0,99%): il loro numero, 14.217 unità, di cui oltre 9.986 in stato di arresto, continua a rappresentare il 39,77% di tutti i denunciati per questo tipo di reato (35.745).
Si tratta, in prevalenza, di manovalanza extracomunitaria – soprattutto di origine marocchina, nigeriana, albanese, tunisina, gambiana e senegalese – impegnata nello smistamento dello stupefacente nelle piazze di spaccio nazionali. Gli stranieri coinvolti nel reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, sono circa 800, con un incremento percentuale del 60,85% rispetto al 2017.
Sono anni, purtroppo, che le cronache ci raccontano di richiedenti asilo utilizzati dal crimine organizzato come manovalanza. Le patrie galere ne accolgono tanti, con percentuali che superano abbondantemente il 50% della popolazione carceraria.
Altro dato drammaticamente preoccupante messo in evidenza nell’analisi della DCSA, è l’aumento dei minorenni coinvolti nelle operazioni di spaccio di eroina e delle droghe sintetiche nonché della resina di cannabis, +26,15%. Solo il 19,53% dei minori denunciati è di nazionalità straniera, in particolare tunisina, marocchina, romena, senegalese ed egiziana, mentre il rimanente 80,47% è di nazionalità italiana.
Per il secondo anno consecutivo sono cresciute del 12,84% anche le morti per overdose. Nel 2018 sono state 334, 38 in più rispetto al 2017.
E’ evidente che le attività di contrasto poste in essere dalle Forze di polizia dimostrano che il traffico di sostanze stupefacenti costituisce, tuttora, uno dei principali traffici delle organizzazioni criminali.
L’Italia viene utilizzata anche come un vero e proprio centro di smistamento per la droga destinata ad altri Paesi europei.
L’utilizzo di containers risulta la modalità preferita dai trafficanti.
I sequestri più rilevanti sono stati effettuati nei porti di Genova e Livorno e non in quello quello di Gioia Tauro (RC), come la logica lascerebbe presupporre. La ‘ndrangheta, che ha il monopolio di questi traffici internazionali, ha chiaramente individuato luoghi evidentemente considerati più sicuri, che prescindono dall’area criminale di interesse e dal territorio controllato, grazie anche ad aderenze che l’organizzazione può garantirsi.
Focus sul fenomeno in Toscana.
Nel 2018, in Toscana è stato registrato il 5,67% delle operazioni antidroga svolte sul territorio nazionale, il 2,43% delle sostanze sequestrate (kg) e il 5,58% delle persone segnalate all’Autorità Giudiziaria. La nostra regione è salita sul terzo gradino del podio per il sequestro dei maggiori quantitativi di cocaina: kg 845,25 in Veneto, kg 605,40 nel Lazio, kg 589,22 in Toscana.
Durante lo scorso anno sono state effettuate a livello regionale 1.451 operazioni antidroga, con un decremento del 13,06% rispetto al 2017.
In provincia di Firenze è stato registrato il 26,12% delle operazioni antidroga svolte sul territorio regionale, il 12,82% ad Arezzo, il 12,27% a Livorno, il 9,72% a Prato, il 9,30% a Pisa, il 7,37% a Lucca e Pistoia, il 5,65% a Massa Carrara, il 5,38% a Grosseto, il 4% a Siena.
Nel 2018, in Toscana i sequestri sono aumentati del 29,52%, passando da kg 1.668,76 del 2017 a kg 2.161,32 del 2018. Il 16,25% di tutta la cocaina sequestrata a livello nazionale è stata sequestrata nella Regione.
In provincia di Firenze è stato registrato il 52,68% delle sostanze sequestrate a livello regionale, il 27,87% a Livorno, l’8,39% a Pisa, il 2,97% a Massa Carrara, il 2,88% ad Arezzo, l’1,87% a Siena, l’1,41% a Lucca, lo 0,77% a Prato, lo 0,67% a Grosseto e lo 0,50% a Pistoia.
Rispetto al 2017 si rileva un incremento dei sequestri di cocaina (+140,56%), di hashish (+9,75%), di marijuana (+13,07%) e droghe sintetiche confezionate in dosi (+896,47%) e rinvenute in polvere (kg +198,64%).
Il sequestro quantitativamente più rilevante, pari a kg 755,9 di hashish, per un valore di 10 milioni di euro, è avvenuto a Empoli (FI) nel mese di agosto.
In Toscana, sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per reati sugli stupefacenti complessivamente 1.992 persone, delle quali 1.292 in stato di arresto, con un decremento del 6,87% rispetto all’anno precedente.
Le denunce hanno riguardato per il 96,44% il reato di traffico/spaccio e per il 3,51% quello di associazione finalizzata al traffico di droga.
In provincia di Firenze è stato registrato il 26,86% delle persone segnalate all’autorità giudiziaria effettuate a livello regionale, il 13,40% ad Arezzo, il 12,75% a Livorno, il 9,74% a Pistoia, il 9,29% a Pisa, il 7,78% a Lucca, il 7,58% a Prato, il 4,77% a Massa Carrara, il 3,92% a Grosseto e Siena.
Gli stranieri coinvolti nel narcotraffico sono stati 1.270, con un decremento del 10,56% rispetto all’anno precedente, corrispondenti all’8,95% dei segnalati a livello nazionale; dato significativo è che in questa regione, gli stranieri sono il 63,76% dei denunciati a fronte del 39,77% della media nazionale. Le nazionalità prevalenti sono quelle marocchina, nigeriana, albanese, tunisina e gambiana.
I minori denunciati all’Autorità Giudiziaria per reati sugli stupefacenti sono stati 82 (26 stranieri), dei quali 14 in stato di arresto, con un incremento del 3,80% rispetto all’anno precedente, corrispondenti al 6,43% dei minori segnalati a livello nazionale.
I casi di decessi, provocati all’abuso di sostanze stupefacenti, sono diminuiti del 20,93% passando da 43 del 2017 a 34 del 2018, corrispondenti al 10,18% del totale nazionale.
In provincia di Firenze è stato censito il maggior numero di eventi fatali riconducibili all’uso di sostanze stupefacenti (12).
Tornando a una visione generale del fenomeno droga in Italia, i dati forniti dalla DCSA sono impressionanti e non rappresentano certo tutto il quantitativo di stupefacenti che entrano ogni anno nel nostro Paese. La richiesta è costantemente in aumento. La percentuale dei clienti ha raggiunto numeri stratosferici.
C’è senz’altro da sottolineare il costante impegno delle Forze di polizia. Gli ingenti sequestri di stupefacenti, gli arresti lo dimostrano. Quello che manca, probabilmente, è l’opera di sensibilizzazione e di prevenzione che doverebbe essere svolta, in particolar modo, nelle scuole.
I nostri figli devono essere tutelati da questi mercanti di morte.
E’ un dovere di tutti scendere in trincea, imbracciando l’arma della cultura della legalità.
Renato Scalia