Venerdì 21 giugno alle ore 17,30 presso la Sala Gimignani del Palazzo Buontalenti, in Via Abbi Pazienza 1, a Pistoia, Enrico Miniati e Alessandro Orlando presenteranno il loro ultimo romanzo “San Giovanni ‘un vole inganni – Storia di una scommessa impossibile”. Interverranno Maurizio Gori e Andrea Consorti. Ci saranno letture a cura di Antonio Laganà e Deanna Melani.
Due storie d’amore lontane nel tempo: Bianca Cappello e Francesco I de’ Medici, i Granduchi di Toscana, e, quattro secoli dopo, Tilde e Duccio, due semplici popolani fiorentini. Ad accomunare le due storie uno stupendo vaso di ceramica creato per Francesco I nell’Officina di San Marco, laboratorio alchemico del Granduca. Dagli sfarzi di una corte del 1500 alle grida festose delle odierne celebrazioni per il santo patrono, la Firenze di oggi, la sua passata storia tragica e gloriosa e il suo gioco del Calcio, spettacolo senza tempo, rivivono in un romanzo raccontato con maestria e ricco di colpi di scena. I due autori mantengono alta la tensione fino all’inaspettata svolta finale che stupirà anche i giallisti più esperti.
“Firenze 17 febbraio 1530 – Era una giornata gelida, e il freddo penetrava spietato nelle ossa, crudele come la fame che faceva torcere dai crampi lo stomaco dei fiorentini…”
Per chi vuole sapere come prosegue la storia non rimane che venire alla presentazione o acquistare il libro!
Una curiosità: Il famoso detto fiorentino”San Giovanni un vole inganni” si riferisce all’immagine del Santo che era stampata sul retro del Fiorino d’oro, contrapposta all’altra faccia raffigurante il Giglio, simbolo della città. La presenza dell’immagine sulla moneta, allora la più famosa al mondo, voleva significare quanto la città di Firenze fosse devota a San Giovanni, ritenuto di grande moralità interiore e politicamente integerrimo. Il detto è stato oggetto di diverse interpretazioni. Quelle più comuni sono due: la prima si riferisce alla purezza della moneta pari alla purezza del Santo e quindi, garanzia morale del valore ufficiale del conio. La seconda si riferisce invece alla presenza della zigrinatura incisa lungo tutto il bordo della moneta. Tale operazione venne effettuata dalla Zecca a partire dal XVI° secolo, a seguito delle numerose raschiature che i falsari procuravano sulla bordatura della moneta stessa per ottenere la polvere del metallo prezioso ma di fatto alleggerendola di peso e svalorizzandola. In ogni caso, con queste prerogative sia morali che effettive il fiorino godeva della fiducia totale dei cambi di tutto il mondo e San Giovanni ne era la garanzia. Il Fiorino d’oro, di 24 carati, pesava gr. 3,54 ed oggi avrebbe un valore virtuale di circa 110 Euro.
Il romanzo di Miniati e Orlando potete trovarlo nel negozio in Via Verdi a Pistoia presso Edizioni Atelier di Elena Orlando, nella Edicola di IGOR Piazza San Giovanni XXIII Pistoia e presso l’Edicola Bernadetta in Piazza Gavinana a Pistoia.
Redazione Arteventi news