
Con-vivere con una compagna sgradita: la malattia
26 Maggio 2019
Primo giugno alle Terme Tettuccio di Montecatini una giornata all’insegna della musica
28 Maggio 2019Giunge alla decima edizione il Festival di antropologia Dialoghi sull’Uomo e si riconferma anche quest’anno un successo di presenze, relatori e contenuti.
“Il mestiere di con-vivere: intrecciare vite, storie e destini” è stato questo il tema che ha visto alternarsi nella cittadina toscana la tre giorni con antropologi, filosofi, storici, sociologi che hanno condiviso e chiacchierato con un pubblico attento ma, come sempre, esigente.
Il sospetto che anche quest’edizione sarebbe stata un successo c’era già nell’aria, ma la partenza ha battuto ogni aspettativa quando, il capo dello Stato Sergio Mattarella ha assegnato la Medaglia del Presidente della Repubblica, quale premio di rappresentanza, ad una manifestazione culturale che è diventata un piacevole appuntamento fisso per i pistoiesi, ma anche per i tanti provenienti da ogni parte d’Italia.
L’ormai canonica apertura del Festival c’è stata con l’inaugurazione della mostra fotografica “Confini di umanità” di Paolo Pellegrin con ben sessanta immagini che documentano le frontiere, i conflitti, le divisioni, le discriminazioni in Algeria, Egitto, Kurdistan, Palestina, Iraq e Stati Uniti mostrando la difficoltà oggettiva nel riuscire a convivere soprattutto in zone di guerre.
Il ciclo di incontri è stato invece inaugurato da Enzo Bianchi con “Insieme”, un momento di condivisione incentrato sull’importanza del dialogo per la sopravvivenza, la possibilità di tessere i fili di una rete che possa resistere in un mondo che, senza giustizia, non può certo vivere.
Federico Faloppa e Adriano Favole con le parole per dividere e con-dividere, Michele Serra con la “sua” amaca di domani, Marco Aime e le sue comunità costruite sulla convivenza con l’intento di abbattere i muri tanto da affermare che “una comunità nasce dal pensare insieme per un domani comune, ciò è un progetto, un’idea non basta un semplice territorio per metterlo in atto.”
Un pubblico affascinato e dall’aria sognante ha dato grande plauso a quelle che sono state le parole che avremo da sempre voluto sentire in un momento storico fatto di divisioni e contrapposizioni.
La magia di Dialoghi sull’uomo è proprio la creazione di una comunità che per tre giorni si sente accolta nel pensiero e condivide lo stesso approccio alla vita, al rispetto e all’incontro con l’altro.
Un’atmosfera che si è respirata costantemente quando sul palco è salito Telmo Pievani o quando Fernando Aramburu con Wlodek Goldkron hanno chiacchierato di quella che è la vera identità dell’uomo, del sogno europeo, della differenza quasi sostanziale tra nazionalisti e populisti identificando l’Europa come un giardino al centro del mondo che però non riesce a trovare risposte ai problemi globali che la colpiscono.
Se dai singoli individui si passa poi a parlare degli eroi, ecco che l’incontro di Michela Murgia con Ritanna Armeni dove si è percorso il filo dello stare insieme, dell’essere comunità e non punta di diamante è stato un intenso, a tratti ironico, momento di riflessione sulla propensione a stare insieme oggi.
“Cambiare l’immaginario, significa cambiare la cultura e cambiare la cultura vuol dire fare politica” afferma la Murgia.
Tutti gli incontri sono stati un grande successo e tanti i nomi degli interventi da Grammenos Mastrojeni, Maurizio Ambrosini, Adriano Prosperi, Shahram Khosravi fino alla chiusura musicale e speciale di Ascanio Celestini con la “Ballata dei senzatetto”.
Una nota speciale va ad una delle più grandi protagoniste di quest’edizione, Vandana Shiva, che ha ricevuto anche il Premio internazionale Dialoghi sull’uomo e ha invitato tutto il pubblico a riflette sull’importanza del dialogo, “motore” per le relazioni umane.
Dialogando ci si conosce e conoscendosi in realtà non facciamo altro che ri-conoscerci, in quanto membri della stessa comunità della Terra.
L’approvazione e il calore del pubblico l’hanno avvolta in una lunga standing ovation alla fine del suo intervento.
La decima edizione di Dialoghi sull’uomo con le sue 200.000 presenze è stata un gran successo e la grande riconoscenza è stata così sintetizzata:
“Tutti assieme stiamo compiendo da dieci anni un percorso per meglio comprendere la realtà che ci circonda, spinti dall’interesse per gli altri e per le altre culture, nella consapevolezza di essere su una imbarcazione comune, in un viaggio antropologico attorno all’umanità” dichiarano Giulia Cogoli, direttrice del festival, Luca Iozzelli, Presidente della Fondazione Caript e Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia.
Arrivederci al prossimo anno!
Felisia Toscano
Foto dal sito web ‘dialoghi sull’uomo’