
Nel fine settimana una grande festa per tutti, “Scelgo Sano: abitare il mondo con Amore”.
14 Maggio 2019
Perché studiare? L’appello per la marcia di Barbiana
15 Maggio 2019Quando ha pensato di inserire Firenze in una valigia probabilmente cercava il modo per riuscire a non separarsi da lei.
Jean-Michel Folon grafico, pittore e scultore arriva dal Belgio in Toscana e a Firenze negli anni 50’, dove rimarrà così piacevolmente colpito e legato alla bellezza della città che la moglie, dopo la sua morte, decise di donare al capoluogo fiorentino numerose sculture del marito.
Molte di queste sono state posizionate in famosi luoghi come l’Ospedale Pediatrico Meyer, l’Obihall e Il Giardino delle Rose.
Nel 2002 in occasione dell’European Social Forum, Folon dona alla città La Pluie una scultura che è una fontana, un uomo con cappello e cappotto che tiene un manico d’ombrello dal quale esce un getto d’acqua.
L’opera a seguito di un referendum per la sua collocazione è stata posizione al centro di una rotonda a Firenze sud.
Nel 2005 sarà donata alla città invece L’homme de la Paix che venne acquistata dai Rotary Clubs, l’opera raffigura un uomo con cappello e cappotto con un uccellino che beve dalla sua mano e dalla stessa mano, affiora l’acqua, nel 2010 è stata collocata dinanzi l’Ospedale Meyer.
Al Giardino delle Rose, invece, dal 2011 si trovano 12 sculture, due gessi e dieci bronzi, che l’artista aveva destinato alla città fiorentina prima di morire nel 2005.
Sebbene ci sia una profonda differenza tra il Folon pittore e il Folon scultore, è evidente, soprattutto dalla realizzazione della valigia, che l’artista attraverso la bellezza della città fiorentina, per le opere a lei destinate, aveva come obiettivo la volontà di far viaggiare con l’anima e con l’immaginazione tutti coloro che si fossero fermati a guardarla.
Felisia Toscano
Foto documentali dal web