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1 Maggio 2019Al Guggenheim di New York è in corso la prima grande mostra dell’artista “Hilma af Klint: Paintings for the Future”, pionera dell’astrattismo pittorico.
Quando la pittrice svedese cominciò a realizzare le sue opere nel 1906, fu subito evidente che i colori, le geometrie, i disegni erano qualcosa che non aveva legami nè segni di riconoscimento con qualcosa di già visto, passarono anni, infatti, prima che Kandinsky o Mondrian e altri si avvicinassero a realizzare qualcosa di simile.
Per la maggior parte della sua vita la Klint tenne i suoi quadri privati, li esibì raramente poiché convinta che il mondo non fosse ancora pronto a comprendere il suo lavoro tanto da decidere che le sue opere sarebbero state visibili solo dopo vent’anni dalla sua morte.
Alla fine degli anni novanta i suoi lavori cominciano a ricevere l’attenzione giusta.
La sua personale al Guggenheim conferma e diffonde la sua arte che consisteva nel rappresentare ciò che si scopre, ciò che si immagina, ciò che si cela oltre quello che gli occhi normalmente vedono.
Quando realizzava un quadro la Klint si sentiva una mediatrice in grado di tradurre e rendere visibile ciò che le veniva trasmesso da quella che lei definiva una coscienza superiore che, solo lei era in grado di ascoltare.
“Hilma af Klint: dipinti per il futuro” è una mostra dai colori e dall’atmosfera spettacolari.
Un viaggio attraverso il rosa, il giallo, nei rettangoli e nei cerchi che accolgono il visitatore in un vortice di sguardi accompagnandolo nel suo viaggio immaginario sulle note dell’astrattismo svedese.
Una mostra da non perdere.
Felisia Toscano
Foto: Guggenheim.org