In attesa della conferenza mondiale sul clima del 2019, per Greta Thunberg si parla già di Nobel per la Pace
15 Marzo 2019Una bottega illustre dove Leonardo fu allievo del Verrocchio in mostra a Palazzo Strozzi
18 Marzo 2019Ancora Pirandello nella stagione di prosa del teatro Manzoni di Pistoia. Dopo Così è se vi pare va in scena nel fine settimana Il piacere dell’onestà del regista e attore Alessandro Averone. Sul palco, oltre allo stesso Averone, anche Alessia Giangiuliani, Laura Mazzi, Marco Quaglia, Gabriele Sabatini, Mauro Santopietro, con le scene di Alberto Favretto i costumi di Marzia Paparini e le luci di Luca Bronzo.
Il testo, tra i più complessi e articolati prodotti da Pirandello, ricorre con frequenza allo schema del paradosso per portare avanti le complesse dinamiche fra i personaggi, costantemente coinvolti nel conflitto fra essere e apparire, verità, onestà e menzogna.
Perno della vicenda è Angelo Baldovino, passato da imbroglione, che accetta di unirsi ad Agata, la quale aspetta un bambino da un nobile sposato, per salvare le apparenze e coprire al tempo stesso lo scandalo della relazione fra i due. L’apparenza di onestà che gli viene richiesta però spinge Angelo a comportarsi in modo spietatamente sincero mettendo così in enorme difficoltà tutti gli altri personaggi coinvolti nell’inganno. Nel finale quello che era nato come un imbroglio diventerà unione vera, in quanto Agata finirà per provare dei sentimenti per Angelo, mentre tutti gli altri, assieme alla falsità e all’ipocrisia, cadranno nell’oblio.
Ottima prova nel complesso di tutta la compagnia che si muove con impegno all’interno di una scenografia piuttosto scarna, quasi minimalista, che però funzionalmente aiuta a concentrarsi sulle intime forze che spingono i soggetti.
Un viaggio all’interno delle varie forme dell’essere umano quello proposto da Pirandello, che aiuta a valutare sempre nuovi e diversi punti di vista.
Marco Gasperini