Savonarola alla Radio
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Non è patrimonio comune il fatto che la famosa fabbrica non ha iniziato con le ruote ma con le onde (elettromagnetiche). Il patriarca della famiglia Ducati, l’ing. Antonio Cavalieri Ducati (laurea in Ingegneria Industriale al Politecnico di Milano, nel 1882) si occupava di idraulica e costruzioni ferroviarie.
Tra i tre figli, Adriano, Bruno e Marcello, spiccava l’attitudine del primo per le radio e relativa componentistica. Nel 1924 realizzò il primo collegamento “Italia – Stati Uniti” in qualità di dilettante con la sua stazione ACD. Gli valse il riconoscimento della Croce di Cavaliere della Corona d’Italia (a soli ventuno anni).
Nel frattempo Ducati era un’azienda che produceva principalmente condensatori. Nel 1935 venne realizzato un nuovo stabilimento a Borgo Panigale (Bo) esteso per 120.000 mq. I tre fratelli favorirono la cultura del welfare aziendale e, in tempi non sospetti, si connotarono anche per questa novità. Iniziò la produzione di radio che si distinse, ben presto, per il design del quale era responsabile Marcello.
A tal proposito venne acquistato uno stabilimento a Parona di Valpolicella, in provincia di Verona, dove si producevano i relativi mobili. Tra i tanti modelli non si possono dimenticare le tre radio realizzate in pero di Sardegna, impiallacciato a lisca di pesce, dal design avveniristico: il Paniere (RR3404), la Botte (RR3405) e la Papale (RR4401).
I nomignoli attribuiti discendono, per le prime due, dalla forma e per la terza in quanto regalata a Sua Santità. A seguire negli anni un incedere di successi.
E’ proprio il caso di dire: Ducati, una radio da corsa!
Umberto Alunni