La danza è arte, cultura e passione. Alla Voce di Arteventi “Il Centro arte danza” di Rosaria Di Sessa e Claudio Mura
10 Febbraio 2019La Moscow State Classical Ballet incanta il Teatro Manzoni
13 Febbraio 2019Al Teatro Bolognini è andata in scena la famosa commedia shakespeariana la “Bisbetica Domata” riscuotendo un grande successo da parte del pubblico e lasciando senz’altro, a fine spettacolo, una sensazione mista tra riflessione e malinconia, motivo per il quale la Factory Compagnia Transadriatica ha reso perfettamente l’idea dell’opera buffa ma, anche, della favola “nera”.
Caterina è la protagonista dell’intera vicenda, viene identificata nel villaggio dove vive come la “diversa”, la bisbetica, semplicemente perché non è in linea con quello che è il pensiero della maggioranza, ovvero che l’amore, i sentimenti, non sono liberi e leggeri ma, vanno sfruttati per interessi economici.
Nonostante il suo carattere scontroso e la sua diversità Caterina si ritrova ad essere “addomesticata” da Petruccio, a subire quindi una trasformazione quasi “contro” natura, attraverso una serie di umiliazioni ed una violenza psicologica che la trasformeranno in una donna servizievole ed ubbidiente, dedita al proprio marito come tutte le altre mogli del villaggio, risultando quindi “omologata” alla massa.
Il cuore della commedia è proprio la potenza delle parole, attraverso le quali si riesce a ferire e, a rendere la realtà un momento di trasformazione persino dell’animo umano.
Caterina, soprattutto con il monologo finale, trasmette con grande malinconia quanto sia importante e necessario amare il proprio marito e, vivere la propria vita in funzione dell’obbedienza e della dedizione per colui che diventa il “signore” di tutta una vita, catapultandoci nella più triste favola nera e soprattutto contemporanea dove, con violenze e spesso con atti estremi, come il femminicidio, ci sono palesi atti di prevaricazione.
La “Bisbetica Domata” è una commedia che può acquisire una connotazione femminista ma, volta alla riflessione, a tratti buffa ma, con un risvolto tutt’altro che divertente.
L’opera è stata tradotta e adattata da Francesco Niccolini con la regia di Tonio De Nitto.
Felisia Toscano
Foto dal sito www.teatridipistoia.it – Ph Domenico Summa