
Un Direttore di Onde Radio
31 Gennaio 2019
Mercato Antiquario di Pistoia, 40° Anniversario – 2019 – Edizione di Febbraio
5 Febbraio 2019In una intervista pubblicata il 28 marzo del 1923, il direttore della “Gazzetta del Popolo” Giulio De Benedetti fece ad Hitler questa domanda «Signor Hitler, mi può spiegare il programma del suo partito?» e Hitler rispose: “Purezza della razza, abolizione del regime democratico, distruzione dei socialisti e degli ebrei»
Carissimi lettori, in questo editoriale avrei preferito parlare di altro, forse anche della cultura della Germania attraverso i secoli, della pittura di Durer, della filosofia di Schopenhauer, della poesia di Schiller, oppure del romanticismo tedesco e della musica di Schubert, ma come direttore di una rivista culturale non posso fare a meno di esprimere un mio pensiero su quanto avvenuto e dare gli stimoli per una riflessione.
Confido che ho provato una forte sensazione di nausea e mi sono sentito nudo, indifeso, mortificato, quando ho appreso che un consigliere comunale di Pisa ha suggerito e reso pubblico sul suo profilo Facebook di adottare come lettura scolastica il “Mein Kampf ” di Adolf Hitler, tradotto “La mia battaglia”. farneticante libro scritto nel 1925 dal futuro Führer. Non solo, e questo è un fatto a mio avviso ancor più grave, lo stesso consigliere alcuni giorni prima di quanto affermato, ha pensato bene di rimanere seduto sul proprio scranno quando tutti gli altri componenti della Giunta si sono alzati in piedi in ricordo delle vittime della Shoah.
Non voglio addentrarmi nelle convinzioni politiche e culturali che hanno indotto il consigliere ad un simile comportamento e ad esternare quel pensiero, non sta a me approfondire, ma sento forte il dovere a ribellarmi al disumano. Credo sia necessario per non perdere la propria umanità, rimanere in ascolto e individuare all’istante i germi di un pensiero che volga all’odio, soffocandoli sul nascere. Immediatamente e senza indugio.
Il dovere di un insegnante non è far conoscere testi che istighino all’odio ma quello di far capire che è possibile costruire un mondo migliore, un mondo che respinga per sempre la discriminazione, le torture ed ogni forma di schiavitù. Un mondo in cui tutti fin da bambini si impari a vedere l’altro come essere umano, portatore di una dignità innata e titolare di diritti universali.
Il dovere di un insegnante è quello di stimolare i ragazzi e gli studenti ad una valutazione analitica e critica della Storia, a riconoscere sia il Bene che il Male, di incoraggiare e dare spazio al primo e di contrastare fermamente il secondo fin dai primi sintomi.
Chi vorrà leggere il “Mein Kampf” sarà libero di farlo ma non in una aula scolastica.
Non è declamando ed enfatizzando il pensiero del “Male” che lo si combatte. Cadremmo ancora maggiormente nella barbarie umana e, in questo modo, rischieremmo di perderne memoria.
Alessandro Orlando