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22 Gennaio 2019Aldo Toccafondi detto Birifondi l’aggeggione e i Maggiaioli di Viaccia: che spettacolo al Bar Nazionale a Pistoia!
Doveva essere la “solita” presentazione di un libro, quello che è avvenuto sabato 5 gennaio, al Bar Nazionale di Alessandra Vannetti e fratelli, e invece si è rivelato essere un vero e proprio spettacolo fatto di musica, gags, racconti, e tanto humor.
La sala gremita ha molto apprezzato la presentazione fatta da Aldo Toccafondi, pratese, detto Birifondi, del volume dei suoi racconti autobiografici “Tutta colpa del postino…tra Sesto, Prato e Barberino”. Ad accompagnarlo la sua compagnia dei Maggiaioli di Viaccia: alle chitarre acustiche Marcello Becattini e Filippo toccafondi, alla voce Elena Pratesi.
Intervistato da Maurizio Gori per Arteventinews, alla fine dell’incontro si deve letteralmente strapparlo dalle mani degli intervenuti che lo hanno sommerso per i complimenti, gli autografi o per la richiesta di un’ultima, esilarante, battuta.
Perché “tutta colpa del postino?”
I miei genitori frastornati dalla mia nascita, non riuscivano a trovare un nome da darmi. Fu il postino giunto per la Maria e dargli un suggerimento: Aldo, è di moda e non si storpia! Infatti – aggiunge – mio padre mi chiamava “Ardo…”
Uomo di spettacolo prestato dai Vigili Urbani di Prato al Teatro.
Allora mi occupavo di incidenti stradali e sentivo la necessità di alleggerire il carico nel tempo libero. E così nacque la decisione di fare teatro e con quello e grazie a quello di divertirsi e divertire. Il teatro comunque l’ho nel sangue. Dalla parte di mio padre c’era la parentela con l’attore Folco Lulli. Era originario del Mugello e cugino di mia nonna. Ma anche dalla parte della mamma non si scherza. Mio nonno Angiolo, detto “cilecca”, era boscaiolo e cantastorie. Il brano che abbiamo cantato prima, “il grillo”, l’ha scritto mio nonno. Mio zio ha ereditato da lui la passione per la musica e nel repertorio della nostra compagnia sono numerose le canzoni scritte da lui.
Puoi dirci la zona delle vostre esibizioni?
Soprattutto nel pratese. Ma siamo stati anche a Trento. In Austria e in Germania per degli scambi interculturali. E in molte altre località della provincia di Prato e dintorni.
Il tuo libro è autobiografico e spazia in un periodo ben definito.
Parte dagli anni ’50, da quando i miei genitori si sposarono e tornarono ad abitare a Sesto. Nonna Cleofe andò ad abitare con loro e pure i miei due zii che non erano sposati.
I miei racconti sono umoristici. Ci sono note autobiografiche, ma anche nomi inventati e temi del grottesco. C’è il periodo della mia adolescenza, il lavoro a Prato prima all’ospedale come ausiliario e poi come Vigile Urbano. Anche se non scordo i primi tempi in cui lavoravo per vendere assicurazioni sulla vita.
Racconto di uno scorcio storico attraverso gli episodi legati alla mia vita. Il tutto scandito da brani musicali che rispecchiano l’epoca. Dal libro, infatti, è nato uno spettacolo teatrale, di cui abbiamo già fatto repliche in tutti i teatri di Prato, e poi a Sesto Fiorentino, alle Fontanelle, Cafaggio, etc.
A proposito di spettacoli vorrei aggiungere che sono anche regista della Compagnia del Burlettone e che il 02 e 03 marzo prossimi porteremo al Teatro Politeama di Prato lo spettacolo I MANFANI. E’ la storia di una famiglia nobile che cerca di imparentarsi, per carpirgli gli averi, ad una di modeste origini ma arricchita. Il ricavato verrà devoluto alla Fondazione Galli Niccolò – vittime della strada.
E sempre per il piacere di far divertire, Birifondi e i suoi Maggiaioli di Viaccia, hanno già in programma una serie di visite nelle Case di riposo e Case dell’anziano pratesi, assieme ai GSR polizia municipale, a cantar stornelli e a portare allegria e dolci agli ospiti nelle strutture.
Complimenti ragazzi e un grosso in bocca al lupo da Arteventinews!
Intervista e foto a cura di Maurizio Gori e Laura Filoni.