“Una città ideale. Dürer, Aldorfer e i Maestri Nordici della Collezione Spannocchi di Siena” è il titolo della mostra curata da Cristina Gnoni Mavarelli, Maria Mangiavacchi e Daniele Pittèri e allestita a Santa Maria della Scala di Siena per tutto il periodo natalizio. Tra gli aspetti della mostra c’è la riunificazione dei dipinti della Collezione Spannocchi, donati al Comune nel 1835 e conservati in larga parte nella Pinacoteca Nazionale e nel Museo Civico di Siena, presso il Santa Maria della Scala. In esposizione si può ammirare una selezione delle opere fiamminghe e nordiche. Tra queste Albrecht Durer con il San Girolamo, firmato del 1514, l’elegante Lucrezia di pittore legato alla cerchia di Lucas Cranach, La decapitazione del Battista, attribuita ad un artista tedesco collaboratore di Altdorfer e la Torre di Babele, dove l’anonimo pittore indulge nella animata descrizione di un’umanità intenta alle occupazioni più disparate in cui spicca l’imponente costruzione centrale, ricca di ardite soluzioni architettoniche. E attraverso le opere esposte si racconta la storia di una collezione che per quegli anni era diventata un punto di riferimento.
Elena Andreini