
Antonio Paolucci a Pistoia per presentare “il libro che mancava” alla storia dell’arte toscana e italiana
29 Novembre 2018
L’inverno bianco nel Cantone di Vaud
11 Dicembre 2018Chiude l’ultima merceria del paese.
Di madre in figlia questo piccolo negozio è riuscito a rimanere aperto dal dopoguerra fino ai giorni nostri. Eppure adesso Tiziana il 10 dicembre chiuderà.
“Mi dispiace non fare una bella vetrina di Natale, come sempre ho fatto” dice la signora “ Così effettuo la liquidazione prima dell’Avvento e il 10 dicembre chiudo il negozio”.
Conosco Tiziana e il suo esercizio commerciale da tanti anni. Infatti ho trascorso la mia infanzia e la mia giovinezza in questo piccolo paese di Montagna. Qui ha abitato e abita la mia famiglia. Conosco ogni sasso, ogni filo d’erba e ogni ago di pino. Sono molto legata a questi luoghi.
La piccola bottega, ubicata nel centro del paese, in una delle due vie lastricate a porfido, che congiungono la via principale alla Piazza Ludovico Appiano, ad un passo dal bel Vicolo Medioevale, quindi, chiuderà. Forse per sempre. Infatti nessuno fino ad oggi si è fatto avanti per rilevare l’attività.
La signora Tiziana dice infatti che riconsegnerà le licenze al comune. Eppure l’offerta poteva essere interessante. Solo un piccolo affitto. E la signora si offriva anche come Tutor, gratuitamente, per un anno, per sostenere ed aiutare il nuovo aspirante commerciante.
Il piccolo borgo della Montagna Pistoiese perde così un basilare servizio: merceria, pregiati indumenti di intimo, biancheria da notte, per bambini, biancheria per la casa, nastri e filati, bottoni e cerniere. Non ci saranno più.
Ricordo, invece, le file nei giorni di Natale di signore e signorine che passavano dal negozio della Dora per fare i regali. A volte esauriva la mercanzia! Ed era difficile, persino, trovare calze, calzini, pigiami e magliette. Veniva clientela anche da altri paesi e città. Da Porretta, Bologna, Lucca, Firenze e Montecatini Terme.
Essendo sempre stata, Maresca, una piccola, ma ridente località turistica, la piccola merceria era conosciuta ed era stimata per l’alta qualità dei propri prodotti.
Tra il pub e la macelleria una saracinesca chiusa farà mostra di sé nella via e sarà una nota triste per tutti.
Si narra, dalla memoria dei paesani, che Vilma, anima centenaria di Maresca, aveva fatto bottega da sola e poi con la figlia Tilde che a sua volta aveva trasmesso il commercio alla figlia Laura che poi aveva ceduto a Dora. Dora aveva amministrato l’attività per tanti anni da sola e poi con Tiziana. Successivamente Tiziana da sola fino alla fine dell’attività. Si concluderà così un ciclo di donne forti e lavoratrici, in una bottega che ha sempre rappresentato il mondo femminile, e un pezzo di storia del paese.
Questo, oramai, rappresenta la realtà di un mondo, quello della Montagna Pistoiese, che presenta una crisi che sembra irreversibile. Iniziata dopo la chiusura della fabbrica SMI, che aveva creato comunità, paesi interi, posti di lavoro, e ricchezza, è arrivata ad oggi in maniera lenta e inesorabile. La popolazione è invecchiata e a causa della mancanza di lavoro e di servizi è anche diminuita. Le attività commerciali, anche per questo in sofferenza, chiudono e ne aprono, difficilmente, di nuove. Il saldo demografico è preoccupante: centinaia di morti per poche decine di nati.
E pensare che la Montagna Pistoiese è bellissima. Rigogliosa di acqua e di boschi. Sentieri, crinali e paesaggi di rara suggestione. E’ una montagna che rigurgita storia. Dai borghi medioevali al Castel di Mura, dalle valli e i colli dove combattevano Catilina e Ferruccio, agli avanposti della Linea gotica, dai monumenti ai partigiani, alle Ferriere, ai Mulini, ai laghi, alle piste da sci, fino alle Torri e ai ponti sospesi e tanto, tanto altro ancora.
Quale futuro ci aspetta? Chi e come si può intervenire per fermare questa morte silente?
Laura Filoni
Per l’immagine in evidenza si ringrazia Paolo Bresci che ci ha gentilmente concesso di utilizzare una suggestiva cartolina “viaggiata” della sua collezione privata. Si tratta di Maresca nei primi anni del ‘900.
- Maresca oggi