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La serata è nebbiosa, fredda, di quelle da stare alla televisione o davanti al caminetto acceso. Invece è bello ritrovarsi in strada, in centro città, per raggiungere con gli amici la sede della web radio ” Sulla radio di tutti” del social pistoiese SULLA BOCCA DI TUTTI , che il lunedì sera concede alla rivista ARTEVENTI NEWS una visibilità per parlare dello sport che ha meno spazio sui media e anche di altro.
Questa sera si parlerà di KARATE con Massimo Petrocchi .
Federico , figlio d’arte, D.J. , regista radio, autore, ci accoglie alla radio con la consolle già pronta. Presentazioni di rito e via si comincia con “La voce di Arteventi news”.
Maurizio Gori, amico di vecchia data di Massimo, scherza e parla con lui cercando di metterlo a proprio agio mentre la sigla va in onda.
Dopo una breve disquisizione sul Karate, che nasce come disciplina orientale di autodifesa e allenamento fisico, ma che in Occidente e in Italia è conosciuto soprattutto come attività sportiva, il giornalista passa a chiedere della vita e della carriera del karateka.
Massimo Petrocchi, originario di Castello di Cireglio, oggi vive a Pistoia, è imprenditore e sapiente e ricercato artigiano in campo edile, di quei mestieri che in Italia andrebbero preservati come patrimonio nazionale. Il mestiere lo ha imparato da suo padre, gran lavoratore e artigiano stimato .
“ Ho iniziato a 13 anni, all’epoca non erano molti gli sport simili al Karate e tra pugilato e judo ho preferito questo sport ” inizia Massimo “ Oggi si inizia il Karate da più piccoli, ma allora ci si avvicinava già in età più adulta”.
E continua “ Ho visto cadere ,colpiti, davanti a me dei cari amici. Oggi questo non succede più. Le regole del Karate sono più rigide e numerose. Ci sono le categorie. Un tempo si combatteva con chiunque ci si trovasse di fronte. Inoltre ora si indossano le protezioni, i guanti, i paradenti, i tappeti…e gli incidenti sono rari”
Maurizio ricorda i risultati e Massimo aggiunge “ Ho vinto tutti i titoli” sorride” Con il Karate ho girato il mondo, ho conosciuto grandi Maestri e grandi avversari”. Campione del mondo, campione europeo, campione italiano, principalmente con la Shotokan Karate International, ma è difficile elencarli tutti!
Scorrono i brani musicali mentre l’ospite, ormai di casa nella postazione radiofonica si concede alle domande della redazione di Arteventi News. Fuori onda anche Federico fa delle domande a Massimo, avendo frequentato il Karate e l’ambiente per alcuni anni.
Quali sono gli avversari più temibili, chiede Gori e Massimo pensandoci un po’ risponde che se un tempo il Karate era dominato da francesi inglesi e giapponesi, oggi accanto a loro si distingue anche l’Italia e l’Arzebaigian.
Proseguono le domande del giornalista Gori.
Cosa puoi dirci delle differenti associazioni e federazioni?
Massimo snocciola una serie di sigle che sembrano formule chimiche…tanto è complesso il mondo di questo sport molto frequentato e amato anche nel nostro territorio.La FIJLKAM è la federazione riconosciuta dal Coni. Ce ne sono altre che hanno avuto e hanno la loro importanza in Italia: la Fitka, la Fik, la FesiK…etc. Non vorrei scordarmi nessuno. Da diversi anni con alcuni amici ho fondato una associazione: eurethics-ETSIA. L’Associazione si occupa di certificare qualifiche internazionali per Maestri, allenatori, atleti, scuole e associazioni sportive di tutti i settori, in particolare le arti marziali. E’ un lavoro importante che certifica la qualità e le competenze necessarie per far chiarezza a chi si avvicina alle discipline sportive.
Risuona in radio una canzone dalla colonna sonora di” Karate Kid” popolare film che ha avuto molto successo e numerosi sequel. Si sorride pensando alla operazione commerciale di questi film che pure possono in qualche modo avvicinare i ragazzi a questo sport e alla sua complessa filosofia.
Come preparate i ragazzi a questo sport , che tipo di allenamento fate per iniziare Innanzitutto le basi, il kata , e poi il bunkai . Soprattutto si cerca di prepararli pensando che il Karate si comincia presto, e che può diventare un percorso di vita . Si può fare Karate agonistico, ma lo si può fare anche come sport e allenamento fisico e mentale senza l’esasperazione della gara : il Karate si inizia da piccoli e non finisce mai.
Ci puoi dire la tua attuale classifica?
Non amo molto definire il Karate con i dan…comunque sono 6° DAN.
Un ricordo dal lontano 2007 . I campionati Europei Shotokan Karate International.
E’ stato un bel momento. Abbiamo vinto molte medaglie. Erano davvero bravi quei ragazzi. E c’erano Maestri di fama mondiale: Kanazawa e Miura.
Appena una pausa per riprendere fiato mentre passa il brano da Kill Bill di Ennio Moricone.
Tornano incalzanti le domande degli intervistatori sempre più curiosi di capire questo mondo così lontano eppure vicino fatto di sport, rispetto, filosofia e regole.
Volevo sapere delle Olimpiadi. Andranno a Tokio 2020 gli italiani per il Karate?
Certo che si. E’ la prima volta che alle Olimpiadi giunge il Karate. La federazione preposta a scegliere gli atleti è la WKF. Non saranno molti gli atleti fortunati. Ma sono sicuro che l’Italia farà una bella figura.
Saranno due i tipi di combattimento: il kata (combattimento immaginario e il kumite(combattimento reale) .
Ci saranno anche le donne ?
Si . Abbiamo ragazze brave e agguerrite: Battaglia , D’Onofrio, Pezzetti .
Volevo ricordare che nella nostra penisola gli atleti del Karate sono più di 48.000 ! E’ uno sport che consente di migliorare l’autostima, la coordinazione fisica, la capacità decisionale.
Come si veste il karateka?
Indossa una divisa bianca , karategi, composta da pantalone e una giacca chiusa con una cintura colorata.
Concludiamo questo incontro chiedendo a Massimo alcuni dei dettami importanti del Karate del Mestro Gichin Funakoshi.
Non dimenticare che il karate-do comincia e finisce con il saluto.
Conosci prima te stesso, poi gli altri.
Libera la mente.
Il Karate si pratica tutta la vita.
Non conta tanto vincere ma piuttosto come si vince e si perde.
E tanti altri ancora. Tutti importanti. Che forniscono spunti di riflessione per la vita e per ogni tipo di sport.
Ci salutiamo mentre nell’etere Sia canta “Alive” dalla colonna sonora di Karate Kid.
Con il sogno di un oro olimpico per l’Italia ci congediamo ringraziando l’amico che ci ha raccontato tanto di se stesso e di questo nobile sport.
Laura Filoni