Olio nuovo all’ Azienda Marini di Pistoia

Sono i giorni in cui si rinnova il rito della frangitura delle olive. I frantoi lavorano giorno e notte le olive raccolte con fatica dalle piante, con i metodi tradizionali, o con l’ausilio delle nove attrezzature che favoriscono i tempi della raccolta e la successiva produzione dell’olio

Per conoscere i processi della produzione, sabato 3 novembre l’Azienda Marini di Pistoia ha aperto i suoi spazi e ha accolto tanti visitatori, amici e famiglie a cui è stata data la possibilità di vedere da vicino la raccolta e la produzione di questo frutto tanto apprezzato sulle nostre tavole.

La famiglia Marini, tutta impegnata nelle diverse attività agricole, ha illustrato il processo di produzione, partendo dalle coltivazioni intensive delle nuove piante di olivo.

Si inizia con il lavaggio delle olive e nel togliere le foglie, quindi la macinatura nel mulino che frantuma le olive trasformandole in pasta. Nelle Gramole, contenitori appositi, la pasta d’olive in continuo movimento e in costante controllo della temperatura che favorisce l’inizio dell’estrazione.

Attraverso il Decanter, questo macchinario per forza centrifuga riesce a separare l’Olio Extravergine di oliva dall’acqua di vegetazione e dalla sansa; questo scarto della produzione viene utilizzato nei campi come concime. Il separatore è un macchinario che per forza centrifuga riesce a togliere le piccole particelle di acqua rimaste nell’olio, in modo da ottenere un prodotto migliore.

La lavorazione termina con la Filtrazione che toglie le impurità che si depositano sul fondo mantenendo tutte le caratteristiche dell’olio appena franto. Si ha così l’uscita finale di un prodotto di qualità che consente di arricchire la nostra tavola e ha un ruolo importante nella nostra dieta.

Entrare in un locale, dove si lavorano le olive, permette di respirare un aroma che stimola l’olfatto e le sensazioni, oltre alla voglia di assaggiare questo verde liquido anche solo su una fetta di buon pane. Un classico da provare e da gustare.

Maurizio Gori