Il 2011 ci porta un’altra novità. Si tratta de “Il Processo di Sherlock Holmes “ edito negli U.S.A. dalla Dynamite Press e riproposto in territorio italico dalla Panini Comics nella collana “collezione 100%”.
Scritto da Leah Moore, figlia del più conosciuto Alan (V for vendetta), e disegnato dal di lei marito John Reppion, già responsabili di una versione a fumetti del Dracula di Bram Stoker, anch’essa nel catalogo Panini, pur avendo prodotto diversi comics in ambito indipendente, in particolare, la Dynamite e la Dark Horse, e occupandosi in prevalenza di atmosfere mystery e horror, non realizzano però un gran prodotto.
Ottima, invece, la copertina di John Cassaday, più conosciuto da noi per i suoi bei lavori su Superman e, soprattutto su gli X-men. Non si tratta di una rivisitazione di una storia classica ma di un’avventura originale. Un ennesimo apocrifo ma che forse non può mancare sullo scaffale di un appassionato.
Un altro “singolare” (e singolare è dir poco) apocrifo ce lo regala la Magic Press che propone “L’Impero dei morti viventi — Sherlock Holmes vs Zombi!” versione italica della miniserie di sei volumetti “Victorian undead” della Wildstorm-D.C.. Una sorta di “What if..” in cui il nostro eroe si trova ad affrontare la minaccia di una misteriosa epidemia che trasforma gli uomini in famelici morti viventi che il diabolico professor Moriarty vuole controllare e sfruttare per rovescitre il governo di Sua Maestà la regina Vittoria.
Il volume raccoglie una miniserie sceneggiato da un veterano dei temi” holmesiani “, l’inglese Ian Edginton e illustrata da un bravo Davide Fabbri mentre Tony Moore è autore anche della copertina.
Un esperimento interessante, nonostante il titolo da B-movie, in cui troviamo temi e personaggi classici (purtroppo stona la mancanza delle geniali deduzioni del nostro) marciare a fianco di particolari ambientazioni horror e steam-punk. Il tutto aspettando “Victorian undead II” (i cui diritti dovrebbero essere in mano alla neonata RW.LION) in cui l’investigatore di Baker Street dovrà vedersela nientepopodimenochè con il conte Dracula in persona!
Ancora una recente pubblicazione. Sull’onda del successo dei film di Guy Ritchie, l’Edizioni Bd nel 2011 ha presentato due volumi con protagonista il noto detective: Il segno dei quattro e Uno studio in rosso. Sceneggiatura di Ian Edginton e disegni di Ian Culbard.
Va fatto notare che la segnalazione di Conan Doyle tra gli autori del fumetto è sicuramente necessaria. Frequente è infatti la presenza di didascalie riprese dal romanzo e anche la trasposizione dei dialoghi è molto precisa. Dal punto di vista grafico lo stile richiama immediatamente il tratto francese. Una caratteristica particolare è la mancanza di movimento in molte scene, anche quelle con più azione. Le vignette sembrano quasi fotogrammi scattati per riprendere un unico particolare movimento… sembra quasi che i personaggi siano in posa.
L’ Edicola di IGOR