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1 Novembre 2018Un set naturale per raccontare la Toscana e il medioevo, San Gimignano fin dagli inizi del secolo scorso è diventato location di film. I “vecchi” del posto hanno più o meno tutti avuto a che fare con le troupe arrivate dal resto dell’Italia o da oltre oceano.
In ogni famiglia sangimignanese c’è un ricordo legato ad una pellicola cinematografica. Per i 20enni degli anni 40-50 fu “Il principe delle volpi” con Tyron Power a segnare la giovinezza e portare nelle loro tasche qualche soldo quando si presentavano per fare le comparse.
Negli anni Settanta-Ottanta i film che si sono girati a San Gimignano erano frequenti e per gli abitanti era quasi una situazione naturale vedere cavi allungati sulla piazza del Duomo, cineprese, luci e fondali e attori girare per le strade in abiti Ottocenteschi.
Come per “Messico in fiamme” girato tra il 1980 e il 1981 da Serghej Bondarcuk che portò a San Gimignano Ursula Andress e Franco Neri oppure il film dei fratelli Taviani “Il prato” nel 1979 quando in piazza della Cisterna i ciak erano per la giovanissima Isabella Rossellini.
Il primo film, invece, girato a San Gimignano è stato nel 1925 da Marcel L’Herbier per raccontare il libro di Luigi Pirandello “Il fu Mattia Pascal”. Nel 1949 uscì il film “Prince of Foxes” i Henry King, con protagonisti Orson Welles nei panni di Cesare Borgia e Tyrone Power in quelli di Andrea Orsini.
E’ stato poi Franco Zeffirelli a scegliere più di una volta lo scenario di San Gimignano per i suoi film: nel 191 per “Fratello sole, sorella luna’ e più tardi per ‘Un tè con Mussolini’.
Elena Andreini