Il mistero della prima voce alla radio
21 Ottobre 2018“Piccola” storia di un deputato eroe della grande guerra
25 Ottobre 2018Lev Ilych Mechnikov, geografo, storico, viaggiatore, sociologo, ebreo russo ha vissuto, dopo l’esperienza dei Mille, circa due anni a Firenze e successivamente a Siena e a Livorno ed ha scritto di autori e poeti toscani, quali Francesco Domenico Guerrazzi e Giuseppe Giusti.
Mechnikov ha avuto un ruolo importante nell’occidente, il primo in assoluto, che ha scritto e rivelato le grandi trasformazioni avvenute in Giappone in seguito al rivolgimento del Meiji ( la fase dell’illuminismo giapponese) nel 1868.
Quando, nel 1873, quaranta funzionari giapponesi giunsero in Europa con l’intenzione di studiare gli ordinamenti occidentali per applicarli in seguito nel Paese del Sol levante, Mechnikov iniziò, seguito da uno di loro, a studiarne la lingua.
Il funzionario insegnava il giapponese, con i caratteri in larga misura tuttora in essere ma semplificati rispetto all’uso odierno e Mechnikov ricambiava il favore insegnando il francese e il russo; da ricordare che questo funzionario diventerà uno degli ufficiali di Marina che nel 1905 sconfiggerà la flotta Russa a Tsuscima, nell’arcipelago giapponese.
L’incontro tra i due avvenne in Svizzera, e per mesi i due si frequentarono in questo scambio reciproco di insegnamento.
Successivamente Mechnikov nel 1874/5 si trovava a Tokio, dopo un lungo e non facile viaggio in nave passando dal canale di Suez, Oceano Indiano e Singapore. Qui insegnava francese e russo alla scuola per interpreti che era stata fondata dal nuovo Governo Riformatore. Tale governo si presentava però come un Governo Restauratore che riportava all’Imperatore l’autorità Civile e Militare, che veniva così tolta allo Shogun che era il dittatore militare, ruolo detenuto in maniera ereditaria dalla famiglia Tokugawa, dal 1620 circa, dopo la vittoria nella guerra contro i cristiani (da alcune fonti la repressione nei confronti dei cristiani portò alla morte di oltre centomila persone).
Grazie a questo soggiorno durato circa due anni e interrotto a causa di seri problemi di salute, causati dal clima, Mechnikov riuscì ad acquisire numerose nozioni sul Giappone e numerosi documenti che gli servirono per scrivere i primi articoli su una rivista russa di nome Delo nella fine del 1876 inizio 1877. Dopo portò a termine il saggio sull’impero Giapponese pubblicato negli anni successivi in Svizzera, in lingua francese. Infatti nel 1878 e poi nel 1881 pubblicò quella che si può definire l’edizione finale sull’Impero Giapponese, contenente numerose xilografie da lui stesso realizzate, con approfondimenti che integrano la sua opera.
Mechnikov spiega come il Giappone, in brevissimo tempo, sia stato trasformato da paese feudale in paese moderno, dominato, in larga misura, da una borghesia che sostenne il piano dell’industrializzazione accelerata del paese. Tutto questo sotto l’apparente restaurazione del potere dell’Imperatore.
Negli anni ’80, gli ultimi della sua vita ( Mechnikov morirà nell’agosto del 1888), partecipò ad una importante iniziativa storico geografica dello studioso anarchico Elisee Reclus. L’opera è “Geographie Universell” in 19 volumi, di cui gran parte e in particolare le trattazioni dei popoli asiatici sono frutto del lavoro di questo straordinario personaggio.
Renato Risaliti