
“…Meglio morire d’utopia che di noia…””Dialogo sulla solidarietà” un libro che insegna come combattere il vizio dell’intolleranza.
7 Settembre 2018
A Palazzo Fabroni di Pistoia due campus museali per bambini
8 Settembre 2018Anche quest’anno l’incantevole Venezia ha ospitato, dal 29 Agosto all’8 Settembre, la mostra internazionale d’arte cinematografica (parte della famosa istituzione culturale della Biennale), la quale ha festeggiato quest’anno il suo settantacinquesimo anniversario. Personalmente, abbiamo avuto il piacere di visitarla l’1 e il 2 Settembre, assistendo a diverse proiezioni, tra cui la prima dell’acclamato remake “Suspiria” del regista italiano Luca Guadagnino. L’area del festival è facilmente raggiungibile dal sestiere di San Marco grazie ad una linea apposita di vaporetti pubblici che fermano direttamente a Lido Casinò, proprio a due passi dal cuore della mostra. Di sera vengono perlopiù proiettate prime assolute, alle quali precede la sfilata sul red carpet davanti all’entrata della Sala Grande; qui passano, per la gioia dei fotografi, solitamente le celebrità collegate in qualche modo alla pellicola in mostra, ma anche ospiti illustri, come ad esempio, quest’anno, la meravigliosa Cate Blanchett. Poi, gli stessi attori e registi che sfilano sul red carpet assisteranno alla prima insieme al pubblico e agli accreditati in Sala Grande; se siete interessati alla prima ma volete spendere meno per il biglietto, la pellicola è spesso proiettata quasi in contemporanea nella PalaBiennale, per un biglietto a prezzo ridotto (è utile sottolineare che si parla di cifre comunque ragionevoli, ovvero, per questa sala, di circa 20€). Dentro la sala si possono portare stuzzichini da mangiare e ci sono forniti bar in ogni zona della mostra. È inoltre importante ricordare, per le norme di convivenza civile tra cinefili, di arrivare alle proiezioni almeno 15 minuti prima dell’orario di inizio, come indicato tra l’altro sul programma, perché è assai probabile che sia necessario dover aspettare in fila per ispezione delle borse e controllo del biglietto, a nessuno infatti piace il ritardatario che entra rumorosamente a proiezione iniziata ostacolando agli altri la visione. Nonostante la presenza di moltissime persone di tutte le età, fotografi e giornalisti professionisti e semplici spettatori, l’atmosfera del festival risulta tranquilla ed elegante, senza sembrare troppo formale. La giusta chiave di lettura della manifestazione consiste proprio nel vederla come un ritrovo di appassionati, un’occasione per approfondire e condividere con altri l’amore per la settima arte, che ancora oggi dice molto di noi e del mondo in cui viviamo. L’esperienza del festival è dunque indimenticabile per tutti gli amanti del cinema; vedere le celebrità ad una distanza così ravvicinata, assistere a una prima di un film tanto atteso o a particolari produzioni estere di cortometraggi che probabilmente non arriveranno mai nel nostro Paese è un’emozione forte, un’avventura quasi inverosimile, entusiasmante, che contribuisce senz’altro a creare nel pubblico la troppo spesso dimenticata sensazione di poter far parte di quel lontano e apparentemente irraggiungibile magico mondo del grande schermo. Irene Bianco e Giulia Amorotti (Studentesse universitarie) |